Leggendo il libro citato, ho scoperto una cosa di cui ho parlato scherzosamente su Facebook:
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Il libro “La sessualità degli italiani” (il Mulino) dice che noi siamo dietro a tutti i paesi evoluti, tranne che nei rapporti anali, nei quali vantiamo un primato plurisecolare. Peccato che gli autori del libro non si siano chiesti se c’è una correlazione tra questa peculiarità e l’anomalia Berlusconi.
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Terminato il libro, credo di aver trovato nel suo ultimo paragrafo, alle pp. 305-306, la correlazione:
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Come mai il nostro paese si trova in testa a tutti gli altri per la diffusione dei rapporti eterosessuali anali, ha inventato una combinazione così originale fra bassissima fecondità e contraccezione tradizionale, mentre è in coda rispetto agli altri cambiamenti nella vita intima delle coppie? Alcune cause di questi paradossi sono specifiche. Così, ad esempio, la rapida affermazione, nel corso del Novecento, delle pratiche anali è stata sicuramente favorita da una lunga tradizione storica di quello che, per molti secoli, i francesi, gli inglesi e i tedeschi hanno chiamato il «vizio italiano», della pratica cioè degli uomini italiani di servirsi anche della back door delle loro compagne. Ma queste peculiarità hanno anche un’importante causa comune: le diseguaglianze di genere, che in Italia sono più forti che negli Stati Uniti o negli altri paesi dell’Europa centrosettentrionale. Se le donne italiane fanno minor uso della masturbazione di quelle di altri paesi, mentre accettano i rapporti anali più di loro, è perché hanno una minor forza di negoziazione nei rapporti intimi. Analogamente, se le coppie del nostro paese sono riuscite negli ultimi vent’anni ad avere un numero di figli minore di quelle degli altri paesi pur facendo meno uso della pillola e della spirale è perché questi metodi contraccettivi, che rendono le donne normalmente meno fertili, sono a gestione femminile, mentre il coito interrotto o il preservativo, che tali coppie continuano ad usare, lasciano l’ultima decisione nelle mani degli uomini.
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Ritengo opportuno precisare che il libro riporta alcuni esempi di donne che amano il rapporto anale e ne godono, ma sembra che si tratti di esempi abbastanza rari; per la maggior parte delle donne la sodomia sembra una cosa che il loro uomo impone loro, e giustifica le considerazioni del paragrafo citato, nonché l'uso metaforico del verbo "inculare".
Come lasciano intendere gli autori, non è che le persone in orizzontale si comportino diversamente che in verticale. La sottomissione delle donne italiane a letto corrisponde a quella che subiscono nella società, e gli esempi più evidenti, anche perché avvengono per volontà di Berlusconi, si hanno nelle TV (di proprietà di Berlusconi o da lui controllate) e nelle liste del PDL (come sopra).
La correlazione tra l’essere l’Italia la madre della sodomia (così si esprimeva San Bernardino da Siena [1380-1444]) e l’essere essa l’unico paese d’Europa in cui Silvio Berlusconi abbia delle probabilità di successo politico prima ancora che elettorale sembra ora palese: siamo il paese europeo più antifemminista, e Berlusconi ci rappresenta a meraviglia anche in questo.
Se l’antisemitismo era l’arma di distrazione di massa del regime zarista, l’islamofobia sembra l’arma di distrazione di massa di Berlusconi. Come il regime zarista cercava di sobillare le masse contro dei fantomatici oppressori ebrei per distrarle dalla vera oppressione che stavano subendo, così molti sobillano le italiane contro l’antifemminismo che sarebbe irrimediabilmente intrinseco all’islam per distrarle da chi sera dopo sera le …
Lenin diceva che l’antisemitismo è il socialismo degli imbecilli, io dico che l’islamofobia è il femminismo delle imbecilli.
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