martedì 25 agosto 2009

Una (triste) barzelletta di Amos Luzzatto

Ho quasi finito il libro di Amos Luzzatto "Conta e racconta. Memorie di un ebreo di sinistra" (Mursia 2008); il libro è molto interessante, ed il sottotitolo "Memorie ..." è molto appropriato, in quanto mi pare più una raccolta di "materiali per una biografia" che una biografia compiuta - non facile da scrivere in prima persona.

Nel libro, a pagina 153, Amos Luzzatto racconta una barzelletta che aveva già raccontato in URSS nel 1968, e che fa molto pensare.

(quote)

La Radio Televisione sovietica ha bandito un concorso a premi per gli ascoltatori. (...) Una sola domanda: qual è l'organo femminile più importante? Dopo un mese la commissione degli accademici dell'URSS ha esaminato un milione di risposte e ne ha scartate 999.999, tutte sbagliate (dicevano tutte la stessa cosa). Ha poi conferito il premio al compagno Ivan Semjonov, eroe dell'Unione Sovietica, noto stakhanovista, membro del Comitato di Fabbrica di ***, iscritto al Partito dal 1941, il quale ha così risposto: "L'organo femminile più importante è la Sezione femminile del Comitato centrale del Partito Comunista dell'URSS".

(unquote)

La barzelletta fa pensare perché, se nella Mosca del 1968 era trasparente la critica ad un partito che non riusciva a capire a che cosa pensava (!) il popolo, e di cosa avesse bisogno (!!!), nell'Italia del 2009 la situazione è completamente diversa.

Nell'Italia di oggi un simile concorso darebbe gli stessi risultati, ma non perché gli italiani siano particolarmente allupati, bensì perché per molti anni la TV gli ha insegnato a pensare solo a quello.

L'URSS crollò perché il PCUS non capiva i bisogni del popolo, l'Italia potrebbe crollare perché non si è fatto nulla per elevare i bisogni del popolo, e lo si è educato invece ad abbassarli.

Berlusconi è ciò che avrebbero in comune i 999.999 "sconfitti" del concorso.

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