Gli ebrei osservanti che eventualmente leggessero questo post diranno certamente: "Grazie, sono cose che sappiamo benissimo"; poiché però ci sono certamente parenti, amici e conoscenti che vogliono essere loro utili, ma queste cose non le sanno, ho ritenuto opportuno scrivere questo post.
Di sabato (cioè dal tramonto del venerdì al tramonto del sabato, più una fascia di rispetto prima e dopo la cui ampiezza varia da comunità a comunità) un ebreo osservante si guarda bene dall'azionare un interruttore elettrico; le motivazioni di questa proibizione variano a seconda dell'apparecchio elettrico azionato, ed a me interessa il caso della lampada elettrica.
La prima lampada elettrica era ad incandescenza: prima si usava un filo di carbone sotto vuoto, poi di metallo (una lega di tungsteno); poiché questo filamento viene riscaldato dalla corrente che ci passa fino a produrre luce, accendere una lampada di questo tipo di sabato viola il comandamento biblico di accendere un fuoco, e spegnere questa lampada viola l'altrettanto biblico comandamento di spegnerlo intenzionalmente.
Le proibizioni bibliche vanno osservate severamente: soltanto il rischio concreto per una vita umana autorizzerebbe a violarle - quindi una lampada ad incandescenza un ebreo si augura di non doverla mai usare di sabato.
Per questo nelle case degli ebrei osservanti le lampade elettriche di sabato vengono gestite da un timer: se viene programmato prima di sabato, il suo uso è pienamente lecito.
Le lampade alogene sono delle lampade ad incandescenza migliorate: un'atmosfera di iodio circonda il filamento, consentendo di scaldarlo a temperatura maggiore senza diminuirne la durata, ed aumentando il rendimento luminoso - purtroppo, è sempre il calore a produrre luce, e questo vieta l'uso anche di queste lampade di sabato.
L'UE ha vietato la vendita delle lampade ad incandescenza, a causa del loro basso rendimento luminoso, e consente solo la vendita di lampade alogene, fluorescenti ed a LED.
Una lampada fluorescente usa calore solo al momento dell'accensione, per innescare la scarica elettrica in un gas; questa scarica produce luce visibile e raggi ultravioletti - che vengono convertiti in luce visibile dal rivestimento interno del tubo di vetro.
L'uso del calore è molto limitato, ma non attenua la proibizione; invece le lampade a LED, non solo hanno il miglior rendimento luminoso, ma poiché non usano mai calore per convertire l'energia elettrica in energia luminosa, non fanno incorrere nella proibizione biblica di accendere o spegnere un fuoco di sabato.
Si incorre invece in una proibizione rabbinica: non creare nulla di nuovo (chiudendo un circuito elettrico, per esempio, mentre si accende la lampadina) e non distruggere nulla (aprendo il circuito al momento di spegnerla).
Per fortuna, è più facile trovare una scappatoia per disattendere una proibizione rabbinica - per esempio, perché osservare un divieto rabbinico rende difficile od impossibile osservare un precetto biblico - e quindi le lampade a LED sono le favorite dagli ebrei per motivi che vanno oltre il loro elevato rendimento luminoso.
Ovviamente, questo post è soltanto un accenno ad un problema halachico molto serio - serve solo ad avvertire che avere in casa delle lampade a LED non fa solo risparmiare sulla bolletta, ma rende la vita molto più facile ad eventuali amici ed ospiti ebrei.
Anche gli amministratori pubblici dovrebbero tenerne conto: in molte città i semafori pedonali diventano verdi soltanto se i pedoni premono un pulsante; se il pedone è un ebreo osservante, ed il semaforo usa lampade ad incandescenza, il pedone in questione di sabato non può attraversare la strada senza rischiare la pelle.
Passare alle lampade a LED in questo caso non salva solo le casse comunali.
Raffaele Ladu
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