tag:blogger.com,1999:blog-36723966271235857852024-03-05T18:32:19.758+01:00Queer CrystalS'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.comBlogger90125tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-16466047986228595732014-12-19T14:53:00.003+01:002015-01-21T00:42:58.781+01:00Libro dei sogni<div style="text-align: justify;">
Tre cose sarebbe interessante rivendicare in un Pride, ma i tempi non sono maturi:</div>
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1. L'abrogazione degli articoli 527 e 529 del Codice Penale, che rispettivamente puniscono e definiscono gli atti osceni in luogo pubblico. Nel migliore dei mondi possibili, uno dovrebbe vestirsi solo per autoprotezione; io mi accontento che si possa (s)vestirsi come si vuole in pubblico, senza temere altro che il caldo od il freddo.</div>
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2. La revisione del Codice Civile, in modo da consentire il matrimonio di gruppo, senza diminuire le garanzie per i coniugi più vulnerabili. Oltre alle garanzie più ovvie, ispirate al diritto delle società di persone, ed all'attuale diritto di famiglia, va introdotto l'obbligo di informare i nubendi dell'effettivo stato civile dell'altro, compreso il numero di coniugi o persone con cui ha richiesto le pubblicazioni, ed il diritto di veto per i coniugi od i nubendi all'ingresso di nuovi coniugi o nubendi nella compagine familiare - esercitato una volta per tutte (rendendo così il matrimonio monogamico) oppure di volta in volta (non è mai una buona idea introdurre in un gineceo/androceo/ecc. una persona sgradita a chi ne fa già parte).</div>
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<br /></div>
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3. Fatto questo, modificare l'articolo 556 del Codice Penale, che definisce e punisce la bigamia in modo che sia punita solo in caso di raggiro (cosa che ora è una circostanza aggravante) - intendendo per raggiro l'ingannare l'altr* non solo sul proprio stato civile, ma anche sul numero esatto di coniugi e nubendi (sposare chi ha già un coniuge od un* fidanzat* non è la stessa cosa dello sposare chi ne ha già tre).</div>
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Ovviamente, il matrimonio di gruppo dovrebbe essere egualitario (ovvero non ha importanza il genere di alcuno dei coniugi).</div>
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Pubblico queste considerazioni in un blog personale, non in quello di <a href="http://biqueer.blogspot.it/">Lieviti</a>, perché queste considerazioni non sono una presa di posizione dell'associazione, ma la mia lista dei desideri.</div>
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Raffaele Yona Ladu</div>
S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-59785257656329706762014-08-14T14:07:00.000+02:002015-08-29T08:27:36.687+02:00La parabola del fattore infedele<div style="text-align: justify;">
La parabola di <a href="http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=matteo+13%3A44&versioni[]=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I.&versioni[]=Nuova+Diodati&versioni[]=Riveduta&versioni[]=Diodati&versioni[]=Commentario&versioni[]=Riferimenti+incrociati">Matteo 13:44</a> che <a href="http://queercrystal.blogspot.it/2014/07/uninterpretazione-originale-di-matteo.html">ho commentato qui</a>, ad una lettura superficiale incoraggia la disonestà, e questa lettura verrebbe corroborata dal fatto che nel genere letterario della parabola non si danno giudizi morali, e da un'altra parabola con un protagonista disonesto, quella di <a href="http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=luca+16%3A1-13&versioni[]=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I.&versioni[]=Nuova+Diodati&versioni[]=Riveduta&versioni[]=Diodati&versioni[]=Commentario&versioni[]=Riferimenti+incrociati">Luca 16:1-13</a>, che per comodità vi riporto nella versione de La Nuova Riveduta:</div>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
1 Gesù diceva ancora ai suoi discepoli: «Un uomo ricco aveva un fattore, il quale fu accusato davanti a lui di sperperare i suoi beni.</div>
</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
2 Egli lo chiamò e gli disse: "Che cos'è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché tu non puoi più essere mio fattore".</div>
</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
3 Il fattore disse fra sé: "Che farò, ora che il padrone mi toglie l'amministrazione? Di zappare non sono capace; di mendicare mi vergogno.</div>
</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
4 So quello che farò, perché qualcuno mi riceva in casa sua quando dovrò lasciare l'amministrazione".</div>
</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
5 Fece venire uno per uno i debitori del suo padrone, e disse al primo: "Quanto devi al mio padrone?"</div>
</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
6 Quello rispose: "Cento bati d'olio". Egli disse: "Prendi la tua scritta, siedi, e scrivi presto: cinquanta".</div>
</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
7 Poi disse a un altro: "E tu, quanto devi?" Quello rispose: "Cento cori di grano". Egli disse: "Prendi la tua scritta, e scrivi: ottanta".</div>
</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
8 E il padrone lodò il fattore disonesto perché aveva agito con avvedutezza; poiché i figli di questo mondo, nelle relazioni con quelli della loro generazione, sono più avveduti dei figli della luce.</div>
</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
9 E io vi dico: fatevi degli amici con le ricchezze ingiuste; perché quando esse verranno a mancare, quelli vi ricevano nelle dimore eterne. </div>
</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
10 Chi è fedele nelle cose minime, è fedele anche nelle grandi; e chi è ingiusto nelle cose minime, è ingiusto anche nelle grandi. </div>
</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
11 Se dunque non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà quelle vere? </div>
</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
12 E, se non siete stati fedeli nei beni altrui, chi vi darà i vostri? </div>
</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
13 Nessun domestico può servire due padroni; perché o odierà l'uno e amerà l'altro, o avrà riguardo per l'uno e disprezzo per l'altro. Voi non potete servire Dio e Mammona». </div>
</blockquote>
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I commenti del sito <a href="http://www.laparola.net/">LaParola.Net</a> e quello del cattolico <a href="http://www.gliscritti.it/approf/papers/maggioni1.htm">Bruno Maggioni</a> non hanno nessun dubbio: quel fattore è proprio un farabutto, e Gesù loda di lui soltanto la prontezza nel garantirsi un avvenire, che i suoi discepoli dovrebbero prendere ad esempio, non certo i mezzi usati.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Altre persone non sono altrettanto sicure di questo - anche senza giungere all'estremo di Giuliano l'Apostata, che secondo LaParola.Net motivò la sua apostasia proprio per la frode lodata in questa parabola, sentono che non è possibile che Gesù avesse consigliato proprio questo.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo impedisce di usare la parabola di Luca a sostegno dell'interpretazione pedestre di quella di Matteo: se tutti si sentono a disagio quando il Vangelo sembra consigliare la disonestà, è lecito immaginare che Gesù stesso se ne rendesse conto ed avesse usato l'apparente disonestà di codeste parabole come esca e pungolo.</div>
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<br /></div>
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Esca per attirare l'attenzione, pungolo (vedi <a href="http://queercrystal.blogspot.it/2014/03/tra-limmud-e-studium.html">qui</a>) per costringere i discepoli più motivati ad indagare ed a trovare una spiegazione che eliminasse il motivo di scandalo.</div>
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<br /></div>
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Di queste spiegazioni, la più usata (per esempio, da <a href="http://www.famigliacristiana.it/blogpost/lamministratore-disonesto-e-astuto.aspx">Gianfranco Ravasi</a>) è che il fattore, come capitava in quel tempo e luogo, era pagato a provvigione.</div>
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Perciò, quando condona in parte i debiti ai debitori del padrone (che erano certamente più di due, ma Gesù non poteva abusare della pazienza degli ascoltatori), il fattore in realtà rinuncia solo alla sua provvigione - ed il padrone non subisce danno.</div>
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Per questo il padrone lo loda sinceramente anziché lasciarsi scappare un'imprecazione che potete certo immaginare!</div>
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Non tutti apprezzano questa spiegazione, ed io ho i miei motivi per farlo. Avverto che non sono un esegeta, ma un impiegato di banca, e penso di potermi immedesimare nella situazione del fattore infedele - anche la mia banca amministra i beni altrui.</div>
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Può capitare che una persona venga licenziata non per sua colpa, ma perché troppo screditata dalle chiacchere - se non si riesce a riabilitare il suo nome, lei può essere costretta a dimettersi perché il suo disonore nuoce anche al suo datore di lavoro.<br />
<br />
È la situazione della parabola; infatti, se veramente il padrone si è convinto che il fattore sia disonesto, perché gli chiede il rendiconto? Per dargli un'occasione in più di imbrogliarlo?<br />
<br />
Se un impiegato di banca viene accusato di malversazione, non gli si chiede il rendiconto - gli si impedisce di rimetter piede nella "scena del delitto" per timore che inquini le prove, e si chiede al Servizio Compliance (detto un tempo Ispettorato) di verificare le sue operazioni per individuare le sue eventuali malefatte.<br />
<br />
I mezzi sono diversi, ma penso che duemila anni fa si facesse la stessa cosa: chi temeva di essere frodato dal proprio uomo di fiducia non gli chiedeva il rendiconto, lo cacciava immediatamente e chiedeva ad una terza persona di verificare i conti.</div>
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Se il padrone non agisce così, vuol dire che è convinto che il fattore sia impopolare, non disonesto. Lui deve revocargli l'incarico perché il fattore si è fatto molti nemici, che hanno ucciso la sua reputazione, ma non gli revoca la fiducia.</div>
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Inoltre, perché i debitori vengono convocati dal fattore uscente e non da un'altra persona? Se quello uscente si fosse dimostrato davvero disonesto, avrebbe dovuto essere un'altra persona a convocarli tutti per la verifica dei conti.<br />
<br />
Posso citare un esempio: il fornitore di un'associazione era in società con altri, e quando fu pagato non registrò il pagamento, perché volle sottrarre il denaro ai suoi soci. Fu l'avvocato di costoro a convocare il presidente dell'associazione per verificare la situazione, non il socio disonesto in cerca di un nuovo lavoro!</div>
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E perché i debitori accettano di incontrare il loro fattore, accusato di malversazione? Era rischioso per loro abboccarsi con lui, in quanto potevano essere sospettati di esserne stati complici.</div>
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La spiegazione che mi viene in mente è che loro lo hanno incontrato perché esortati dal suo padrone, che probabilmente era presente all'incontro - nel Vangelo non è scritto che lui era assente, ma che ratificò e lodò infine l'operato del fattore. Glielo hanno riferito, od ha assistito?</div>
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<br /></div>
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I commentatori citati da LaParola.Net hanno oltretutto notato una cosa ovvia, cioè che un buon amministratore non ha bisogno che siano i debitori a ricordargli quanto gli devono, ma non ne hanno tratto le conseguenze: se lui conosce la posizione di ogni debitore (se non fosse così, il padrone si sarebbe comportato diversamente), perché li convoca tutti?</div>
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<br />
Secondo me, l'idea del fattore è molto sofisticata, e molto più onesta di quello che sembra: lui ha pensato, ed il padrone ha convenuto, che le voci contro di lui sono partite da alcuni dei debitori, e volevano identificarli, dar loro una lezione, e riabilitare il calunniato fattore.</div>
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<br />
Non era difficile: loro hanno pensato che i colpevoli, per dare credito a codeste voci, alla domanda: "Quanto devi al mio padrone?" non avrebbero risposto dicendo il vero, ma gonfiando il loro debito, per far credere che, se il padrone non aveva mai ricevuto nemmeno gli interessi sul dichiarato, era colpa della disonestà del fattore.<br />
<br />
Ed infatti il primo dichiarerà di dovere il doppio del vero, il secondo il 25% in più; non sappiamo se anche gli altri debitori hanno esagerato, ma il mio sospetto è che, come previsto, soltanto chi ce l'aveva con il fattore ed ha fatto nascere quelle voci lo abbia fatto. Chi era contento di lui non aveva motivo di farsi del male dichiarando il falso. </div>
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Ma il fattore rimette le cose a posto chiedendo ad ognuno solo quello che deve davvero. Si rifiuta di approfittare della situazione per punire chi lo ha accusato a torto. Lui non ha voluto comprare i favori altrui con una truffa, ma dare prova di onestà e magnanimità - che per chi cerca lavoro come "kalkal/oikonomos/amministratore" sono la migliore raccomandazione.</div>
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Il piano è riuscito alla perfezione, e per questo il padrone che stava per licenziarlo a malincuore (se poi lo ha fatto comunque, è un interessante problema teologico) lo loda di cuore per la sua avvedutezza.</div>
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Si obbietterà che il versetto 8 parla di "fattore disonesto" ed il versetto 9 di "ricchezze ingiuste". Per rispondere, devo guardare il <a href="http://www.htmlbible.com/sacrednamebiblecom/kjvstrongs/B42C016.htm">testo greco</a>: la locuzione "il fattore disonesto" traduce "ton oikonomon tes adikias" e la locuzione "con le ricchezze ingiuste" traduce "ek tou mamona tes adikias".</div>
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È vero che il greco del Vangelo, ed il latino della Vulgata, ricalcano la preferenza delle lingue semitiche per i complementi di specificazione in luogo degli aggettivi qualificativi - per cui è lecito tradurre "tes adikias" come "ingiusto" anziché "dell'ingiustizia" - ma credo che in questo caso non sia corretto.</div>
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"Mamona" è una parola aramaica che vuol dire "denaro, patrimonio", e corrisponde all'ebraico "mamon", col medesimo significato. Sapete come si dice "frode" nell'ebraico d'oggi? "Honaah", una parola che credo di origine aramaica.</div>
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Secondo me, l'autore originario della parabola, in lingua aramaica, si è divertito a proporre un gioco di parole tra "mamona" ed "honaah", tra "denaro" e "frode"; il traduttore in greco lo ha apprezzato, ed ha cercato di riprodurlo - ed anche un commentatore cattolico contemporaneo (di cui non ricordo ohimé il nome) se ne è reso conto.</div>
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Non sono quindi il primo ad osservare che la parola "adikia", che in greco significa "ingiustizia", non traduce in questo caso l'"ingiustizia" come categoria concettuale, ma una "frode" specifica, quella architettata nella parabola.</div>
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La "mamona" della "honaah" è quindi "il provento della frode", ed il "kalkal ha-honaah [così si direbbe in ebraico]" non è un "fattore disonesto", ma il "gestore della frode", per conto del padrone.</div>
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Il versetto 11 non è un argomento contrario, perché in esso "nelle ricchezze ingiuste" traduce "en to adiko mamona" - il testo greco qui usa un aggettivo qualificativo in luogo di un complemento di specificazione. Si sta parlando di un'altra cosa, forse tratta da un discorso di Gesù pronunciato in altra occasione (sospetto espresso da alcuni degli esegeti citati <a href="https://faculty.gordon.edu/hu/bi/ted_hildebrandt/ntesources/ntarticles/wtj-nt/ireland-unjuststewardlk16-wtj.pdf">qui</a>) in cui egli confronta le ricchezze illusorie con quelle autentiche.</div>
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Tornando alla parabola vera e propria, vi si descrive una bella trappola ed una meravigliosa punizione per chi ha calunniato il fattore; ma il "kalkal/oikonomos" sapeva che non era il caso di lucrare "il provento della frode", ma di rinunziarvi per farsi degli amici, dimostrando di avere i loro beni a cuore come i propri, per meritare di amministrarli.</div>
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Un'obiezione sollevata è che nei versetti 6 e 7 il fattore dice ai due debitori citati: "Prendi la tua scritta e scrivi ...", che corrisponde al greco: "Dexai sou to gramma kai graphon ..."; un esegeta <a href="https://faculty.gordon.edu/hu/bi/ted_hildebrandt/ntesources/ntarticles/wtj-nt/ireland-unjuststewardlk16-wtj.pdf">qui</a> citato fa di questi versetti un punto di forza, in quanto sembra che il fattore ordini ai debitori di manomettere dei <a href="http://www.itctorrente.it/speciale%20economia%20azendale/Il%20pagher%C3%B2%20e%20la%20tratta/il_pagher_cambiario.html">pagherò cambiari</a>.</div>
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<br /></div>
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In realtà, non è scritto nella parabola che si trattava di pagherò già compilati con un diverso importo, e quindi il suo autore non accusa nessuno di falsificazione.</div>
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Chiamare quelle "scritte" "pagherò" non è un anacronismo, dacché, secondo <a href="http://scholarship.law.upenn.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=7488&context=penn_law_review">quest'articolo</a>, i pagherò cambiari sono un'invenzione ebraica, citati nel Talmud [bBava Metzi'a, 44b] come titoli nominativi (cioè a favore di una persona determinata), e sempre dagli ebrei trasformati in titoli all'ordine (cioè trasferibili con girata) nell'Alto Medioevo, prima che anche i gentili imparassero a farne buon uso.</div>
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<br /></div>
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Ci si può chiedere se all'epoca della parabola chi aveva firmato un pagherò poteva eccepire al prenditore che l'importo del titolo era superiore all'effettivo debito, e quindi era tenuto a pagare solo quest'ultimo (nell'Italia attuale, quest'eccezione si può sollevare, ma solo contro il prenditore - se questi ha ceduto il pagherò ad una terza persona, questa ne è immune e può esigere l'intero importo del titolo).</div>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
Può sembrare un'ipotesi cervellotica, ma in realtà è molto comune: un fornitore può concedere una linea di credito al suo cliente (per esempio, di 10.000 Euro), e volere un pagherò di 10.000 Euro a garanzia del credito; può capitare che il fornitore abbia immediato bisogno di denaro e metta all'incasso quel pagherò, ma il debitore obbietta all'ufficiale giudiziario che glielo presenta: "È vero, ho firmato quel pagherò di quell'importo, ma di quei 10.000 Euro concessimi ne ho utilizzati solo 6.000, e perciò restituisco solo 6.000!"</div>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
In questo caso, non sarebbe servito a nulla né al padrone né al fattore [autorizzato a riscuoterli in quanto suo agente] avere dei pagherò con importi gonfiati: dei firmatari attenti e motivati [erano grossi importi quelli della parabola] avrebbero potuto comunque difendersi in giudizio e pagare solo il dovuto, accollando al creditore ingordo le spese.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se così è, il fattore, ordinando ai debitori di scrivere l'importo corretto, ha semplificato la vita a tutti.</div>
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<br /></div>
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Ci si è chiesti chi rappresentano i protagonisti della parabola, dandone varie risposte; quella che viene in mente a me è che il proprietario è il Padre, ed il fattore il Figlio - il resto è teologia della Croce (forse posteriore a Gesù).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Nonché ammonimento a non cercare un messia diverso da Gesù. Ed a non iniziare gare di severità nell'osservanza religiosa (piuttosto frequenti anche tra gli ebrei di oggi - e non dimentichiamo che è altrettanto comune per gli ebrei vedere nei precetti religiosi dei debiti da adempiere verso l'Eterno o verso il prossimo) perché, in questi casi, se Gesù capisce la situazione e ti salva anche da te stesso, altri possono approfittarne per impiccarti con le tue stesse parole.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Raffaele Yona Ladu</div>
S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-88929740202330180392014-08-08T14:23:00.000+02:002014-08-08T14:50:59.480+02:00Perché mi sono iscritto alla Society for Humanistic JudaismIl post è stato trasferito <a href="http://bijew-bijou.blogspot.it/2014/08/inizio.html">qui</a>. Raffaele LaduS'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-35188330423687110542014-07-28T11:33:00.001+02:002017-10-04T17:17:37.361+02:00Un'interpretazione originale di Matteo 13:44<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=matteo+13%3A44&versioni[]=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I.&versioni[]=Nuova+Diodati&versioni[]=Riveduta&versioni[]=Diodati&versioni[]=Commentario&versioni[]=Riferimenti+incrociati">Matteo 13:44</a> è il testo di una parabola assai nota, che vi riporto nella versione della Nuova Riveduta (come tutte le citazioni bibliche seguenti):</div>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo, che un uomo, dopo averlo trovato, nasconde; e, per la gioia che ne ha, va e vende tutto quello che ha, e compra quel campo.</div>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
Non rubo il mestiere agli esegeti, che hanno trovato notevoli paralleli nei <em>midrashim</em> (nei quali viene disapprovato il comportamento del proprietario pigro che non cerca il tesoro nel suo campo, e lo vende per meno di quello che vale, proprio perché ignaro del tesoro; ringrazio il mio amico <a href="https://www.facebook.com/drferraripaolo">Paolo Ferrari</a> per avermeli fatti leggere); mi permetto però di discutere con il commentatore riportato in <a href="http://www.laparola.net/">LaParola.Net</a>, perché secondo me non è necessario ritenere che "l'uomo" si stia comportando in modo disonesto, anzi!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In alcuni dei <em>midrashim</em>, tra cui uno attribuito a <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Simeon_bar_Yochai">Shim'on Bar Yochai</a>, l'acquirente è ignaro del tesoro esattamente come il venditore, quindi non c'è frode: è per un colpo di fortuna che la negligenza del venditore premia la diligenza dell'acquirente. Nella parabola di Gesù, ad una lettura superficiale, sembra che l'acquirente si stia comportando in modo disonesto, perché sa una cosa che il venditore ignora e ne approfitta danneggiandolo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Però, mi pare improbabile che Gesù consigli la disonestà - e non solo perché questo contraddirebbe l'immagine che di lui danno i cristiani suoi discepoli.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Gesù era ebreo, ed una cosa che gli ebrei fanno sempre notare è che, secondo il Talmud (<a href="http://www.come-and-hear.com/shabbath/shabbath_31.html">bShabbat 31a</a>), la prima domanda che viene rivolta dal Tribunale celeste a chi passa a miglior vita è: "Sei stato onesto nel trattare i tuoi affari?".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ve l'immaginate un "maestro itinerante" che raccoglie tanti discepoli come descritto dai Vangeli, proprio tra persone che la pensano così, se si permette di consigliare la disonestà?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non è una bazzecola ciò di cui la lettura superficiale della parabola incolpa l'acquirente: dal diritto ebraico, biblico e postbiblico, è vietatissimo al compratore approfittare di quello che il venditore non sa - e viceversa. Fare una cosa del genere significa rendersi rei di <a href="https://books.google.it/books?id=OAxXxRZZKLIC&pg=PA81&lpg=PA81&dq=honaat+mamon&source=bl&ots=2RadsX1g06&sig=5ZXDgasQ54LTcFbO7m_T2Rj207Q&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwiPuOfz9tbWAhWIIcAKHb_IBrYQ6AEIOzAC#v=onepage&q=honaat%20mamon&f=false">hona'at mamon = frode pecuniaria</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non è solo una questione di soldi: chi fa queste cose opprime (la traduzione "fa torto a" è un po' troppo delicata) il suo prossimo, cosa vietata da <a href="http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=levitico+25%3A14&versioni[]=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I.&versioni[]=Nuova+Diodati&versioni[]=Bibbia+della+Gioia&versioni[]=Riveduta&versioni[]=Diodati&versioni[]=Commentario&versioni[]=Riferimenti+incrociati">Levitico 25:14</a>. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre, chi pensa che il compratore sia stato disonesto, dovrebbe spiegarci perché non si è portato via subito il tesoro. Perché lui si sarebbe astenuto dal compiere un furto per compiere poi una truffa - cosa non meno grave?</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dobbiamo quindi trovare una spiegazione che discolpi il compratore. La prima che viene in mente è che il "tesoro nascosto" non ha valore economico. La sua presenza non cambia né il valore né il prezzo del campo. Perciò il venditore non subisce danno economico. Niente danno, niente truffa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il Regno dei Cieli non ha quindi valore venale; questa è una cosa che ricaviamo anche da altri insegnamenti di Gesù, ha guidato la ricerca dei passi paralleli a questo riportati in LaParola.Net, nonché i commenti che il mio amico Paolo Ferrari mi ha fornito, ed incoraggia a proseguire per questa via interpretativa - farsi guidare dagli scrupoli di coscienza di un onesto compratore.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Però questi scrupoli vengono solo alleviati: comprare una cosa per impadronirsi di due non è onesto nemmeno se la seconda cosa non vale nulla - e su questo sono d'accordo gli ebrei, che vietano il profitto ingiusto anche se nessuno subisce danno (Talmud bBava Batra 12b - <a href="http://www.jlaw.com/Articles/impactjewish.html">citato qui</a>), considerando questo modo di agire degno degli abitanti di Sodoma.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il compratore ha trovato un tesoro nascosto, lo nasconde di nuovo, ma sa che il proprietario del campo ne è al corrente - altrimenti non potrebbe acquistare il campo con la coscienza pulita.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il tesoro non viene perciò nascosto al padrone del campo, viene nascosto agli eventuali ladri che non avrebbero scrupoli. Ed il proprietario vende il campo ed insieme con esso un tesoro che ben conosce, ma a cui nessuno dà alcun valore economico (eppure ci possono essere dei ladri a cui fa gola - per non parlare del compratore del campo!) - perciò la transazione è onesta e vantaggiosa per entrambi (il venditore ha i soldi, il compratore il tesoro).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Resta però uno scrupolino piccino picciò: che ci faceva il compratore nel campo altrui?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Una persona onesta non entra nella proprietà altrui senza autorizzazione. Che autorizzazione poteva avere?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Due me ne vengono in mente: o si trattava di un bracciante agricolo (o, più probabilmente, visto che era dovizioso, di quello che oggi si chiama un "contoterzista", cioè di un imprenditore che lavora i campi altrui), oppure di uno dei poveri a cui la Torah consentiva e consente di spigolare e raccogliere quello che viene lasciato per loro in un angolo del campo (<a href="http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=levitico+19%3A9&versioni[]=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I.&versioni[]=Nuova+Diodati&versioni[]=Riveduta&versioni[]=Diodati&versioni[]=Commentario&versioni[]=Riferimenti+incrociati">Levitico 19:9</a>; <a href="http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=levitico+23%3A22&versioni[]=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I.&versioni[]=Nuova+Diodati&versioni[]=Riveduta&versioni[]=Diodati&versioni[]=Commentario&versioni[]=Riferimenti+incrociati">Levitico 23:22</a>; <a href="http://halakhah.com/pdf/zeraim/Peah.pdf">Mishnah Pe'ah</a>; ecc.).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Propongo un'interpretazione che comprende entrambi: il contoterzista ha incontrato in quel campo i poveri, e si è reso conto che loro sono il Tesoro del Regno dei Cieli, anzi, il Regno vero e proprio! Comprando il campo, compra anche la gioia di stare nel Regno.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'interpretazione non è incompatibile con gli insegnamenti di Gesù - <a href="http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=luca+6%3A20&versioni[]=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I.&versioni[]=Nuova+Diodati&versioni[]=Riveduta&versioni[]=Diodati&versioni[]=Commentario&versioni[]=Riferimenti+incrociati">Luca 6:20</a> (che fa parte delle <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Beatitudini_evangeliche">Beatitudini</a> secondo Luca) esplicitamente afferma:<br />
<blockquote class="tr_bq">
Egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi che siete poveri, perché il regno di Dio è vostro. (...)»</blockquote>
Inoltre, <a href="http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=luca+10%3A8-9&versioni[]=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I.&versioni[]=Nuova+Diodati&versioni[]=Riveduta&versioni[]=Diodati&versioni[]=Commentario&versioni[]=Riferimenti+incrociati">Luca 10:8-9</a>, dice:<br />
<blockquote class="tr_bq">
8 In qualunque città entriate, se vi ricevono, mangiate ciò che vi sarà messo davanti, </blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
9 guarite i malati che ci saranno e dite loro: "Il regno di Dio si è avvicinato a voi".</blockquote>
e <a href="http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=Luca17%3A20-21&versioni[]=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I.&versioni[]=Nuova+Diodati&versioni[]=Riveduta&versioni[]=Diodati&versioni[]=Commentario&versioni[]=Riferimenti+incrociati">Luca 17:20-21</a> esplicita:<br />
<blockquote class="tr_bq">
20 Interrogato poi dai farisei sul quando verrebbe il regno di Dio, rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare gli sguardi; né si dirà: </blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
21 "Eccolo qui", o "eccolo là"; perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi».</blockquote>
L'importanza dei poveri che si sfamano con l'angolo del campo viene evidenziata anche dall'inizio della Mishnah Pe'ah:</div>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
MISHNAH 1. Seguono le cose per cui non è prescritto un limite massimo: 1. l'angolo del campo; 2. l'offerta delle primizie; 3. le offerte presentate al Signore nel corso dei tre pellegrinaggi; 4. il far del bene; 5. lo studio della Torah. Seguono le cose di cui una persona lucra l'interesse in questo mondo, ma il capitale le rimane nel mondo che verrà: onorare il padre e la madre, praticare la carità, e mettere pace tra un uomo ed il suo amico; ma lo studio della Torah vale per tutte quante.</div>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
Questa <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Mishnah">Mishnah</a>, in cui si comincia con il parlar di campi (tra parentesi, secondo i rabbini, l'"angolo del campo" da riservare ai poveri deve essere almeno 1/60 [1,667%] della superficie del campo; poiché però non c'è limite massimo, uno può ingrandirlo quanto vuole), e si prosegue con il tesoro che si può cumulare nel mondo che verrà, è ritenuta fondamentale dagli ebrei, che la recitano durante la preghiera del mattino - così come la parabola del tesoro del regno è fondamentale per i cristiani.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ma il brano evangelico chiave per interpretare questa parabola è <a href="http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=matteo+5%3A1-12&versioni[]=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I.&versioni[]=Nuova+Diodati&versioni[]=Riveduta&versioni[]=Diodati&versioni[]=Commentario&versioni[]=Riferimenti+incrociati">Matteo 5:1-12</a>, ovvero le Beatitudini secondo Matteo (devo ancora ringraziare Paolo Ferrari per aver fatto partecipare me e mia moglie ad un gruppo di studio sulle beatitudini evangeliche):</div>
<ol><span style="text-align: justify;">
<li>Gesù, vedendo le folle, salì sul monte e si mise a sedere. I suoi discepoli si accostarono a lui,</li>
<li>ed egli, aperta la bocca, insegnava loro dicendo:</li>
<li>«Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli.</li>
<li>Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati.</li>
<li>Beati i mansueti, perché erediteranno la terra.</li>
<li>Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati.</li>
<li>Beati i misericordiosi, perché a loro misericordia sarà fatta.</li>
<li>Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.</li>
<li>Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio.</li>
<li>Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli.</li>
<li>Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia.</li>
<li>Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi.</li>
</span></ol>
<span style="text-align: justify;">
</span>Quali sono le persone di cui si dice qui che il Regno dei Cieli è loro?
<br />
<ol>
<li>I poveri in spirito (v.3);</li>
<li>I perseguitati per motivo di giustizia (v. 10).</li>
</ol>
<div style="text-align: justify;">
In questa parabola del tesoro del campo, sono le stesse persone. Perché infatti dei poveri dovrebbero "nascondersi"? E perché chi li scopre dovrebbe avere la cautela di "nasconderli" nuovamente? Infatti, spigolando e cogliendo le spighe dall'angolo loro riservato, loro esercitano un diritto - possono farlo a testa alta.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
C'è un mucchio di barzellette ebraiche che mettono in ridicolo la sfrontatezza (<a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Chutzpah">chutzpah</a>) dei mendicanti (<a href="http://www.jewishencyclopedia.com/articles/13293-schnorrer">schnorrer</a>), che si comportano come se l'elemosina fosse il loro "salario di cittadinanza" - e guai a chi gliela nega! Inoltre, Gesù avverte di non nascondere una lampada (<a href="http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=matteo+5%3A15&versioni[]=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I.&versioni[]=Nuova+Diodati&versioni[]=Riveduta&versioni[]=Diodati&versioni[]=Commentario&versioni[]=Riferimenti+incrociati">Matteo 5:15</a>, <a href="http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=marco+4%3A21&versioni[]=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I.&versioni[]=Nuova+Diodati&versioni[]=Riveduta&versioni[]=Diodati&versioni[]=Commentario&versioni[]=Riferimenti+incrociati">Marco 4:21</a>, <a href="http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=luca+8%3A16&versioni[]=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I.&versioni[]=Nuova+Diodati&versioni[]=Riveduta&versioni[]=Diodati&versioni[]=Commentario&versioni[]=Riferimenti+incrociati">Luca 8:16</a>, <a href="http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=luca+11%3A33&versioni[]=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I.&versioni[]=Nuova+Diodati&versioni[]=Riveduta&versioni[]=Diodati&versioni[]=Commentario&versioni[]=Riferimenti+incrociati">Luca 11:33</a>), ma di metterla dove illumina ovunque.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma se i "poveri in spirito" sono anche "perseguitati per motivo di giustizia", è più che ragionevole che si nascondano, anzi, si "velino" cercando di passare da poveri qualunque, per paura di essere "portati via" dai "ladri", termine il cui significato neotestamentario è ben esplicitato da <a href="http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=Mat+21%3A13&versioni[]=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I.&versioni[]=Nuova+Diodati&versioni[]=Riveduta&versioni[]=Diodati&versioni[]=Commentario&versioni[]=Riferimenti+incrociati">Matteo 21:13</a>, <a href="http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=Mar+11%3A17&versioni[]=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I.&versioni[]=Nuova+Diodati&versioni[]=Riveduta&versioni[]=Diodati&versioni[]=Commentario&versioni[]=Riferimenti+incrociati">Marco 11:17</a>, <a href="http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=Mar+11%3A17&versioni[]=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I.&versioni[]=Nuova+Diodati&versioni[]=Riveduta&versioni[]=Diodati&versioni[]=Commentario&versioni[]=Riferimenti+incrociati">Luca 19:46</a> (se tutti i tre Sinottici citano il medesimo <i>logion = detto</i>, pur con qualche variante, lo si considera autentico).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Anche i discepoli di Gesù spigolano (<a href="http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=marco+2%3A23-28&versioni[]=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I.&versioni[]=Nuova+Diodati&versioni[]=Riveduta&versioni[]=Diodati&versioni[]=Commentario&versioni[]=Riferimenti+incrociati">Marco 2:23-28</a> si premura di informarci che lo fecero pure di Sabato), dacché sono poveri; e se sono perseguitati, nascondersi è per loro molto opportuno (va ricordato che <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Eusebius_of_Caesarea">Eusebio di Cesarea</a> ci informa come i cristiani sfuggirono alla <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Great_Jewish_Revolt">Grande Rivolta del 66-73 DC</a> rifugiandosi nella <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Decapolis">Decapoli</a>, e così salvarono la Chiesa - se i cristiani di allora avessero bramato il martirio anziché scansarlo, il cristianesimo non ci sarebbe più).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se la mia ipotesi è corretta, il compratore del campo ha riconosciuto nei poveri che lo frequentano i discepoli di Gesù, il Tesoro del Regno - anzi, il Regno; questo lo ha rallegrato, ed ha deciso di aiutarli. Non li ha denunciati né alle autorità civili, né a quelle religiose, né al proprietario del campo (tutti convinti che essi siano dei poveri qualsiasi), ma ha comprato il campo per dar loro asilo perenne e sicuro, e stare con loro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La parabola sarebbe quindi una ricetta per i tempi di persecuzione, anche se il suo valore va ben oltre la circostanza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Bisogna però chiedersi se sia davvero di Gesù: il criterio più semplice (un detto riportato più volte nei Vangeli lo si considera autentico) non depone a suo favore, e l'interpretazione che propongo (i discepoli che si "velano") va contro l'esortazione (quella sì riportata più volte) di Gesù ad essere illuminanti e visibili; inoltre, la circostanza che congetturo (una persecuzione su larga scala) sembra posteriore alla morte di Gesù.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre, come faceva notare Conzelmann riprendendo Bultmann (Conzelmann lo sto studiando per l'esame di Introduzione al Nuovo Testamento della Facoltà Valdese di Teologia), Gesù raccontava parabole, ma i redattori dei Vangeli hanno aggiunto ad esse delle allegorie.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La differenza principale tra la parabola e l'allegoria è che la parabola non ha bisogno di speciale interpretazione: la situazione che descrive è verosimile, ed il paragone che propone è chiaro; l'allegoria invece descrive una situazione poco verosimile che costringe a chiedersi quale messaggio cifrato nasconda.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il mio sforzo è stato dimostrare che quella che sembra una parabola è in realtà un'allegoria: quella che sembra una semplice marachella al lettore/ascoltatore che non ha mai comprato nulla di più costoso di un paio di scarpe è una cosa che nessun acquirente di immobili tenterebbe mai.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E le allegorie, specialmente se alludono a situazioni tipiche della chiesa primitiva anziché personali di Gesù, sono la specialità dei redattori.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si tratta però di un'allegoria assai ben congegnata, visto che la coerenza dell'interpretazione che propongo (i poveri discepoli di Gesù sono il tesoro nascosto nell'angolo del campo in cui si sfamano, e quel tesoro è il Regno dei Cieli) con il nocciolo del messaggio di Gesù dato dalle Beatitudini è notevolissima.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Raffaele Yona Ladu</div>
S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-85514084116827034972014-03-22T09:41:00.000+01:002014-03-22T20:53:07.869+01:00Due religioni non egemoniche<div style="text-align: justify;">
Il post è stato trasferito <a href="http://gramscisessuale.blogspot.it/2014/03/due-religioni-non-egemoniche.html">qui</a>. Buona lettura</div>
S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-14560879272180171992014-03-15T20:28:00.001+01:002014-03-15T20:28:13.000+01:00Tra limmud e studiumHo cominciato (era ora!) a leggermi i Quaderni del Carcere di Gramsci, in cui (Q. 1, $ <92>, p67) si riporta un articolo di Eugenio Giovannetti, in cui è scritto che in latino "studium" significa propriamente "punta viva".<div><br></div><div>Se questo è vero (non posso controllare), "studium" traduce perfettamente l'ebraico "limmud", letteralmente "pungolo".</div><div><br></div>S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-55921348886444921942014-03-05T06:24:00.002+01:002014-03-05T06:24:38.800+01:00Il limite dell'identità ebraica[1] <a href="http://www.tabletmag.com/jewish-life-and-religion/163180/aiello-italy-jewish-roots?all=1">Italy’s Only Female Rabbi Digs Up the Country’s Hidden Jewish Roots</a><br />
<br />
[2] <a href="http://www.yeshiva.co/midrash/shiur.asp?cat=16&id=14572&q=">The Torah’s Instructions to Non-Jews—The Laws of Bnei Noach</a><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
L'articolo [1] è molto interessante, ma ci sono due cose da dire: la prima è che mi tocca concordare con chi ha osservato che, sebbene non manchino certo nell'Italia meridionale discendenti degli "anusim" (= "costretti", ovvero ebrei che si convertirono [falsamente] al cristianesimo cattolico per non patire l'esilio), stimare che siano fino al 50% della popolazione dell'Italia meridionale non ha molto senso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La seconda è l'osservazione che rav Barbara Aiello perse il posto in Italia per aver celebrato dei matrimoni interreligiosi, ad onta del divieto impostole dalla congregazione che l'aveva assunta, divieto che le congregazioni ebraiche riformate americane si guardano bene dall'imporre.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ci ho pensato un pochino e mi sono detto che qui non siamo semplicemente di fronte al divieto della Torah, riaffermato da Esdra e Neemia, per un* ebre* di sposare un* non ebre*: ci sono molte coppie miste in tutto il mondo, e, sebbene questa non sia considerata la situazione ideale (molti, anche tra i riformati, ritengono che chi ha sposato un* non ebre* non può fare il/la rabbin*, e le comunità ortodosse escludono dagli incarichi di vertice chi si trova in questa situazione), non perché nasce una coppia mista un* rabbin* perde il posto. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Celebrare un matrimonio (od un rito) interreligioso significa che tutte le comunità coinvolte si riconoscono a vicenda e riconoscono le rispettive fedi come mezzi acconci ("upaya", per usare la terminologia buddhista) per entrare in rapporto con il divino (comunque definito) - un riconoscimento che chi ha licenziato Barbara Aiello non voleva concedere.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
[2] fa pensare che in questo ci siano ragioni dottrinali molto più profonde del risentimento per l'antisemitismo cattolico (per nulla scomparso, purtroppo), ma mi pare comunque un errore molto grave.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Raffaele Ladu</div>
S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-28038549178890768832013-11-25T14:54:00.001+01:002013-11-25T14:54:45.983+01:00Una polemica interreligiosa fatta con stile[1] <a href="http://queercrystal.blogspot.it/2009/04/il-programma-di-hillel-ed-aqiva.html">http://queercrystal.blogspot.it/2009/04/il-programma-di-hillel-ed-aqiva.html</a><br />
<br />
<div align="justify">
"Chi si loda si imbroda", si dice, ma, visto che per i cristiani è inevitabile confrontarsi con gli ebrei, e rimarcare le differenze tra i primi ed i secondi, ho pensato di citare il mio vecchio post [1] come esempio di polemica fatta con stile.</div>
<div align="justify">
<br /></div>
<div align="justify">
In [1] volevo semplicemente spiegare perché l'<em>halakhah</em>, la legge religiosa ebraica, pur assomigliando alla filosofia morale, non si può confondere con essa. Poiché voglio che il mio comportamento sia determinato da una legge razionale, anziché rivelata, questo equivaleva ad un commiato amichevole dall'ebraismo.</div>
<div align="justify">
<br /></div>
<div align="justify">
Però, non sentivo il bisogno di trasformare il mio distacco dall'ebraismo in astio, ed ho cercato anzi di mostrare che l'halakhah ha molti più pregi di quelli che la maggior parte dei non ebrei è disposta a riconoscerle, pregi che anche un filosofo morale può apprezzare.</div>
<div align="justify">
<br /></div>
<div align="justify">
Non è altrettanto facile per chi professa una religione come quella cristiana dichiarare: "L'ebraismo è una buona religione, ma ci sono dei validi motivi perché io non la professi", anche perché dir questo impone di studiare l'ebraismo andando oltre gli stereotipi, e capire bene perché si vuole prendere le distanze da esso.</div>
<div align="justify">
<br /></div>
<div align="justify">
Nel caso cristiano, il grosso problema è l'"eredità contesa", ovvero, chi è il degno continuatore del medio giudaismo? L'ebraismo rabbinico od il cristianesimo? Finché si ha questo atteggiamento, alimentato ahinoi dal Nuovo Testamento e da alcuni testi ebraici non privi di <em>vis polemica</em>, non si riesce ad avere la serenità di chi serve Dio a suo modo ed ammette volentieri che altri in buona fede vogliano farlo in modo diverso.</div>
<div align="justify">
<br /></div>
<div align="justify">
Inoltre, un buon consiglio che ci si rifiuta spesso di seguire è il tenere ben separato il piano delle idee (in cui una polemica ben condotta può diventare dialettica chiarificatrice) da quello delle identità, che spesso diventano il pretesto per radunare un gruppo di persone da insultare, discriminare, e colpire, se non addirittura sopprimere.</div>
<div align="justify">
<br /></div>
<div align="justify">
In [1] ho evitato di attribuire a chi si attiene all'<em>halakhah</em> caratteristiche negative, anzi, ho voluto mostrare quanto raffinati siano i suoi modi di pensare, anche se non li condivido appieno. Spero che altri imitino il mio esempio.</div>
<div align="justify">
<br /></div>
<div align="justify">
Raffaele Ladu</div>
S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-58802516733259869652013-11-21T14:11:00.003+01:002013-11-21T14:11:40.670+01:00Illuminare il sabato: lampada alogena o a LED?<div style="text-align: justify;">
Gli ebrei osservanti che eventualmente leggessero questo post diranno certamente: "Grazie, sono cose che sappiamo benissimo"; poiché però ci sono certamente parenti, amici e conoscenti che vogliono essere loro utili, ma queste cose non le sanno, ho ritenuto opportuno scrivere questo post.</div>
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Di sabato (cioè dal tramonto del venerdì al tramonto del sabato, più una fascia di rispetto prima e dopo la cui ampiezza varia da comunità a comunità) un ebreo osservante si guarda bene dall'azionare un interruttore elettrico; le motivazioni di questa proibizione variano a seconda dell'apparecchio elettrico azionato, ed a me interessa il caso della lampada elettrica.</div>
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La prima lampada elettrica era ad incandescenza: prima si usava un filo di carbone sotto vuoto, poi di metallo (una lega di tungsteno); poiché questo filamento viene riscaldato dalla corrente che ci passa fino a produrre luce, accendere una lampada di questo tipo di sabato viola il comandamento biblico di accendere un fuoco, e spegnere questa lampada viola l'altrettanto biblico comandamento di spegnerlo intenzionalmente.</div>
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<br /></div>
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Le proibizioni bibliche vanno osservate severamente: soltanto il rischio concreto per una vita umana autorizzerebbe a violarle - quindi una lampada ad incandescenza un ebreo si augura di non doverla mai usare di sabato.</div>
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<br /></div>
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Per questo nelle case degli ebrei osservanti le lampade elettriche di sabato vengono gestite da un timer: se viene programmato prima di sabato, il suo uso è pienamente lecito.</div>
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<br /></div>
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Le lampade alogene sono delle lampade ad incandescenza migliorate: un'atmosfera di iodio circonda il filamento, consentendo di scaldarlo a temperatura maggiore senza diminuirne la durata, ed aumentando il rendimento luminoso - purtroppo, è sempre il calore a produrre luce, e questo vieta l'uso anche di queste lampade di sabato.</div>
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<br /></div>
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L'UE ha vietato la vendita delle lampade ad incandescenza, a causa del loro basso rendimento luminoso, e consente solo la vendita di lampade alogene, fluorescenti ed a LED.</div>
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<br /></div>
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Una lampada fluorescente usa calore solo al momento dell'accensione, per innescare la scarica elettrica in un gas; questa scarica produce luce visibile e raggi ultravioletti - che vengono convertiti in luce visibile dal rivestimento interno del tubo di vetro.</div>
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<br /></div>
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L'uso del calore è molto limitato, ma non attenua la proibizione; invece le lampade a LED, non solo hanno il miglior rendimento luminoso, ma poiché non usano mai calore per convertire l'energia elettrica in energia luminosa, non fanno incorrere nella proibizione biblica di accendere o spegnere un fuoco di sabato.</div>
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<br /></div>
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Si incorre invece in una proibizione rabbinica: non creare nulla di nuovo (chiudendo un circuito elettrico, per esempio, mentre si accende la lampadina) e non distruggere nulla (aprendo il circuito al momento di spegnerla).</div>
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<br /></div>
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Per fortuna, è più facile trovare una scappatoia per disattendere una proibizione rabbinica - per esempio, perché osservare un divieto rabbinico rende difficile od impossibile osservare un precetto biblico - e quindi le lampade a LED sono le favorite dagli ebrei per motivi che vanno oltre il loro elevato rendimento luminoso.</div>
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<br /></div>
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Ovviamente, questo post è soltanto un accenno ad un problema halachico molto serio - serve solo ad avvertire che avere in casa delle lampade a LED non fa solo risparmiare sulla bolletta, ma rende la vita molto più facile ad eventuali amici ed ospiti ebrei.</div>
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<br /></div>
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Anche gli amministratori pubblici dovrebbero tenerne conto: in molte città i semafori pedonali diventano verdi soltanto se i pedoni premono un pulsante; se il pedone è un ebreo osservante, ed il semaforo usa lampade ad incandescenza, il pedone in questione di sabato non può attraversare la strada senza rischiare la pelle.</div>
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<br /></div>
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Passare alle lampade a LED in questo caso non salva solo le casse comunali.</div>
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Raffaele Ladu</div>
S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-86817201357609938042013-11-14T15:32:00.000+01:002014-08-18T15:46:40.924+02:00L'imperfetto convenzionale, alias antigiudaico<div style="text-align: justify;">
Don Alberto Maggi scrive spesso cose interessanti, ma cade anche lui in un difetto comune a molti teologi cattolici: l'abuso dell'imperfetto.</div>
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<br /></div>
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Parlando del racconto che il Vangelo secondo Luca fa della vicenda di Zaccaria ed Elisabetta, genitori di Giovanni Battista, commenta il passo "... ed osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore” [Luca 1:6, Traduzione CEI] in questo modo:</div>
<blockquote class="tr_bq">
Rispettavano non solo le leggi, i comandamenti, i precetti, ma anche quelle 613 prescrizioni che costellavano tutta la giornata e la vita dell’individuo: da quando uno si alzava a quando uno andava a dormire.</blockquote>
La frase "quelle 613 prescrizioni che costellavano ..." è un doppio anacronismo.<br />
<br />
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Anacronismo da una parte perché gli ebrei continuano a classificare i comandamenti divini in <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/613_commandments">613 precetti</a>, quindi il tempo imperfetto ("costellavano"), che indica un'azione durata a lungo ma ora conclusa, non è grammaticalmente corretto - gli ebrei esistono ancora e, testimone San Paolo, vivranno fino alla fine dei tempi.</div>
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<br /></div>
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Ma anacronismo lo è anche per un altro motivo: 613 è un numero perfetto di cui si sono date diverse interpretazioni - secondo la più antica, la <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Gematria">gematria</a> della parola "Torah" è 611, ed aggiungendo le prime due parole del Decalogo, comunicate direttamente da Dio ad Israele, senza la mediazione di Mosé come invece le altre otto, si arriva a 613.</div>
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<br /></div>
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La prima attestazione del numero 613 applicato ai precetti si trova nel Talmud, Makkot, 23b, che l'attribuisce a rav <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Simlai">Simlai</a>, vissuto in Eretz Yisrael/Filastin nel 3° Secolo Dopo Cristo, e che polemizzò con <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Origenes">Origene</a> (184/185-253/254) sulla Trinità. Non c'è prova che questo numero fosse stato già calcolato all'epoca di Gesù, anzi, di Zaccaria ed Elisabetta.</div>
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<br /></div>
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Inoltre, cosa curiosa è che, fino all'epoca di <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Maimonides">Maimonide</a> (1135-1204), ogni elenco dei precetti ne elencava sì 613, ma ogni autore aveva la sua lista personale (la prima del genere è stata quella di <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Saadia_gaon">Saadia Gaon</a> [882/892 - 942]).</div>
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<br /></div>
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Fu Maimonide a standardizzare la lista con la propria autorevolezza (ma non convinse tutti - come ad esempio <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Nachmanides">Nachmanide</a> [1194-1270]), ed a dare la più bella delle interpretazioni: 613 è la somma di 365 precetti negativi (uno per ogni giorno dell'anno solare) e 248 precetti positivi (uno per ogni osso ed organo del corpo, secondo la medicina rabbinica).</div>
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<br /></div>
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Quindi dire che Zaccaria ed Elisabetta osservavano "quelle 613 prescrizioni" mi pare temerario: non sappiamo se il numero 613 fosse già stato calcolato, ed a quale lista di precetti eventualmente corrispondesse. Semmai, il Vangelo di Luca testimonia che il processo di "liofilizzazione" della religione ebraica in una lista di "mitzwot = precetti" era già in corso quando venne scritto.</div>
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<br /></div>
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Però questo anacronismo è significativo perché mostra un atteggiamento comune tra i cattolici: l'ebraismo non ha dimensione storica.</div>
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<br /></div>
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O viene presentato come un'esperienza già conclusa (anacronismo del primo tipo), oppure come un'<a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Entelecheia">entelechia</a>, in cui non ha importanza accertare quando e perché ha assunto una certa caratteristica (anacronismo del secondo tipo), perché tutte ne esprimono comunque l'essenza - che l'ebraismo, come qualsiasi altra cultura <em>vivente</em>, entri in rapporto con le culture circostanti e le influenzi, o ne subisca l'influenza, a queste persone non viene proprio in mente.</div>
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<br /></div>
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Un giorno o l'altro scriverò una grammatica italiana in cui si parlerà di quello che vorrei chiamare "imperfetto convenzionale od antigiudaico", con cui l'autore descrive una caratteristica a lui sgradita della religione ebraica, ma senza accertarsi che il tempo imperfetto, delle azioni passate durature, magari iniziate prima di un'altra azione passata che fa da riferimento, ma sicuramente compiute nel tempo presente, sia adatto a ciò che descrive.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se non si riesce ad impedire agli autori di abusare dell'imperfetto, si mettano perlomeno i lettori sull'avviso!</div>
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<br /></div>
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Le polemiche tra religioni sono lecite, chi ne pratica una la ritiene sicuramente migliore della concorrenza ed ha il diritto di dirlo e motivarlo - ma vanno fatte con stile.</div>
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<br /></div>
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Commettere anacronismi non vuol dire avere stile, ma fare autogol.</div>
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<br /></div>
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Raffaele Ladu</div>
S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-65083174038751565662013-11-03T22:29:00.000+01:002016-03-09T11:39:08.616+01:00Cristiani per il socialismo (degli imbecilli)<div style="text-align: justify;">
Sono tornato oggi dal Convegno Nazionale delle Comunità Cristiane di Base italiane, tenutosi a Castel San Pietro Terme (Bologna) tra il 1 ed il 3 Novembre 2013.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
È stata una magnifica esperienza, su cui magari tornerò per evidenziare gli aspetti positivi; purtroppo ora desidero evidenziare un aspetto negativo, piccolo nell'economia generale del convegno, ma non per questo meno spiacevole: l'antisemitismo nel mondo cristiano non è affatto scomparso.</div>
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<br /></div>
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Se ne è lamentato Dom Giovanni Franzoni, che citando diverse fonti rabbiniche su Gesù ha detto che l'ignorare ciò che gli ebrei hanno da dire è una forma di antisemitismo di cui noi non ci siamo ancora sbarazzati; io mi lamento di una persona che ha detto che Israele sta facendo ai palestinesi l'equivalente morale di quello che Hitler faceva agli ebrei, cioè un genocidio del popolo palestinese.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Credo di capire da dove vengono queste considerazioni: la Comunità di Base di San Paolo a Roma attiva un "Soccorso Sociale per il popolo palestinese", attività in sé assai meritoria perché non si può negare che i palestinesi vivano in una situazione di grave disagio ed abbiano bisogno di aiuto; purtroppo ci sono persone che, molto solerti nello spegnere gli entusiasmi utopistici delle donne che rimpiangono le società matrifocali, prendono invece per oro colato tutto il male che sentono dire sugli israeliani.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La prima cosa da dire è che genocidio è una parola grossa, che definisce un grave reato, e come tutti i reati ha una definizione tassativa che qui riporto (da <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Genocidio">Wikipedia</a>):</div>
<blockquote class="tr_bq">
« Uno dei seguenti atti effettuato con l'intento di distruggere, totalmente o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso in quanto tale: </blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<ul>
<li><span style="text-align: justify;">Uccidere membri del gruppo;</span> </li>
</ul>
</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<ul>
<li><span style="text-align: justify;">Causare seri danni fisici o mentali a membri del gruppo;</span> </li>
</ul>
</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<ul>
<li><span style="text-align: justify;">Influenzare deliberatamente le condizioni di vita del gruppo con lo scopo di portare alla sua distruzione fisica totale o parziale;</span> </li>
</ul>
</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<ul>
<li><span style="text-align: justify;">Imporre misure tese a prevenire le nascite all'interno del gruppo;</span> </li>
</ul>
</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<ul>
<li><span style="text-align: justify;">Trasferire forzatamente bambini del gruppo in un altro gruppo. »</span></li>
</ul>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
Quello che fa Israele ai palestinesi è grave, ma non risponde alla definizione data. Accusare Israele di genocidio serve soltanto a dare ai suoi propagandisti il pretesto per dire che chi critica Israele è disinformato nel migliore dei casi, in malafede nel peggiore.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Una critica veramente incisiva ad Israele deve dire solo questo: Israele vuole la Cisgiordania, ma non i suoi abitanti, e soprattutto non vuole che questi abitanti abbiano il diritto di voto in Israele, perché presto determinerebbero il destino non solo loro ma anche degli ebrei israeliani ridotti ad una minoranza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per evitare che questo accada, da una parte si continua a mantenere la Cisgiordania in un regime di occupazione, senza dare ai palestinesi né l'indipendenza né la cittadinanza, dall'altra se ne saccheggiano le risorse e si tengono i palestinesi in condizione di povertà (Moshe Dayan parlava apertamente di "vita da cani"), nella speranza che essi abbandonino infine la loro terra.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Privare dei diritti politici una popolazione intera (e fare dei suoi diritti civili una farsa) per indurla all'esodo è una cosa molto grave, documentata da decenni da qualsiasi organismo internazionale degno del nome, e di cui alcuni politici israeliani menano pure vanto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sarebbe più che sufficiente per criticare ferocemente Israele; ma ci sono persone che non si accontentano di questo, e nuocciono alla loro causa ed all'opinione che si può avere della loro intelligenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Infatti tutti dovrebbero sapere che Adolph Hitler non basava il suo antisemitismo soltanto su una teoria razziale, ma anche sul ritenere gli ebrei nemici giurati della Germania - lui presentava la sua politica antiebraica come la necessità di uccidere il nemico in agguato che, a suo dire, aveva già pugnalato alle spalle la Germania nel 1918 e, sempre a suo dire, aveva provocato la Seconda Guerra Mondiale, ed in quella guerra usava gli Alleati come utili idioti contro la Germania.</div>
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<br /></div>
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Dire che gli israeliani (ebrei) si comportano con i palestinesi in modo moralmente equivalente a quello di Hitler con gli ebrei significa avere degli ebrei la stessa opinione di Adolph Hitler: ovvero degli esseri essenzialmente malvagi da sterminare per non esserne vittime.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le uniche persone che possono avere interesse a diffondere quest'opinione sono gli ammiratori del Gran Muftì Hajj Amin Al-Husayni (189?-1974); riassumendo quello che ne dice il <a href="http://www.ushmm.org/wlc/en/article.php?ModuleId=10007665">Museo Americano dell'Olocausto</a>, questi fu nominato dalle autorità britanniche Gran Muftì [ovvero l'autorità islamica suprema nel territorio] della Palestina mandataria nel 1921 - e tale rimase fino al 1937, quando fuggì per non essere arrestato.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'obbiettivo del Gran Muftì era quello di creare un'entità politica panaraba di cui diventare la guida spirituale, ed abrogare i trattati internazionali che stabilivano un "Focolare Ebraico" in Palestina.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non è che il Corano sia generoso con gli ebrei, ma l'antisemitismo del Gran Muftì andava oltre quello che l'islam autorizza, ed egli si trovò a collaborare con la Germania nazista e l'Italia fascista già dal 1933, in quanto percepiva i due paesi come nemici della Gran Bretagna e potenziali alleati del mondo arabo.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Semplificando una storia complicata, si può dire che tentò sempre di ottenere aiuto militare per un'insurrezione panaraba, aiuto che non ebbe mai, anche perché la Germania non voleva ostacolare le ambizioni coloniali dell'Italia, che uno stato panarabo indipendente avrebbe certamente frustrato.</div>
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<br /></div>
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Giunto in Italia nel 1941, dopo essere stato un membro chiave del governo dell'Iraq nato da un colpo di stato e che si era schierato con la Germania nazista (e per questo gli inglesi avevano invaso il paese ed abbattuto quel governo), cominciò ad aiutare quelli che prima vedeva come alleati ed ora erano diventati i suoi padroni, con delle trasmissioni da Radio Berlino in cui dichiarava la guerra santa contro gli inglesi, istigava i mussulmani che potevano farlo ad arruolarsi nelle file naziste (e furono infatti reclutate in Jugoslavia delle divisioni di SS mussulmane), mostrando un antisemitismo direttamente ispirato dalla propaganda nazista (vedete <a href="http://www.ushmm.org/wlc/en/article.php?ModuleId=10007667">qui</a> alcuni dettagli) e, secondo Bernard Lewis, pure conoscenza di prima mano dell'Olocausto nel suo svolgersi.</div>
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<br /></div>
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Tra le cose più spiacevoli che vengono attribuite al Gran Muftì c'è anche l'aver tentato di sabotare le trattative che la Germania nazista aveva intavolato con gli alleati nel 1943 attraverso la Croce Rossa per salvare dei bambini ebrei mandandoli in Palestina; la proposta alternativa del Gran Muftì era di mandare i bambini in Polonia per "tenerli sotto stretto controllo", e viene il sospetto che quella frase fosse un eufemismo paragonabile al "Sonderbehandlung = trattamento speciale" con cui i nazisti definivano lo sterminio degli ebrei.</div>
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<br /></div>
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Le trattative non ebbero alcun successo, e non per colpa del Gran Muftì; è interessante però notare che Israele non vieta a molte ONG di aiutare i bambini palestinesi (pur ostacolandone spesso l'opera), sia dentro che fuori dei territori che controlla; il Gran Muftì non ebbe la stessa misericordia.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo la Seconda Guerra Mondiale il Gran Muftì divenne un attivista della causa palestinese, non cessando però di invocare la distruzione di Israele e di essere un feroce antisemita, fino alla morte.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Io penso che i palestinesi abbiano diritto al loro stato indipendentemente dalle malefatte del Gran Muftì, allo stesso modo in cui le malefatte di Hitler e Mussolini non hanno privato l'Italia della sua indipendenza e la Germania della possibilità di riunificarsi infine (ed Israele fa cose meno gravi di quelle che abbiamo fatto noi a libici, etiopici ed jugoslavi).</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Però, se non si rigetta il Gran Muftì come in Italia e Germania si sono rigettati Mussolini ed Hitler, e come le chiese cristiane hanno rigettato la copertura teo/ideologica dell'apartheid che hanno dato alcune consorelle riformate sudafricane (ed alcuni ebrei stanno cominciando a chiedere ragione dell'appoggio, pratico ma non teorico, che all'apartheid diedero le loro istituzioni comunitarie nel paese; per quanto riguarda il sostegno militare israeliano al regime sudafricano, non è un segreto per nessuno che Israele purtroppo vende armi a chiunque paghi, per timore di non poter mantenere altrimenti un'industria bellica all'altezza di un paese che si trova a dominare il passaggio terrestre tra Asia ed Africa ed incombe sul Canale di Suez - non è una bella cosa, ma non indica una particolare contiguità ideologica con il razzismo sudafricano), e non ci si rende conto che gli argomenti simil-nazisti servono soltanto a nuocere alla causa palestinese, non si fa un passo avanti.</div>
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<br /></div>
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E non si deve essere essere tanto ingenui da non sapere che la lotta anticoloniale (Israele è dal 1967 una potenza coloniale), pur necessaria, non è a prova di infiltrazione nazifascista. Lo hanno dimostrato coloro che instaurarono il regime iraqeno a cui ho accennato prima, la diffusione da best seller che hanno nel mondo arabo i <em>Protocolli dei Savi Anziani di Sion</em>, iniziata dai nazisti, proseguita dai sovietici, e mai più interrotta, e gli intellettuali e politici filofascisti come il Gran Muftì in Palestina (nonché Avraham Stern nella Palestina mandataria, e Chandra Bose in India, tanto per citare altri infami) che hanno avuto modo di inquinare quella lotta.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
È quindi perfettamente possibile trovare arabi e palestinesi che hanno assimilato idee naziste allo stesso modo in cui le hanno assimilate degli italiani; il provenire da paesi extraeuropei non garantisce il non essere stati esposti al virus nazista - garantisce semmai che in quei paesi non si trovino le cure (solo discretamente) efficaci che si trovano in Europa. Quindi ... la stessa vigilanza che si adopera in Italia contro pericolose deviazioni di movimenti politici in sé promettenti va usata anche verso le formazioni politiche extraeuropee.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Molti esponenti delle Comunità di Base diedero vita ai Cristiani per il Socialismo; si trattava di una formazione meritoria, ma già alla fine dell''800 il democratico Ferdinand Kronawetter, il socialdemocratico August Ferdinand Bebel ed il comunista Vladimir Il'ic Lenin concordarono che "l'antisemitismo è il socialismo degli imbecilli". Sembra che non tutti lo abbiano imparato.</div>
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<br /></div>
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Raffaele Ladu</div>
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</div>
S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-81588672376663313282013-09-04T20:37:00.000+02:002014-03-05T05:15:55.724+01:00L'essenzialista dal volto umano[0] <a href="http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/09/02/news/intervista_veronesi_sesso-65751646/?ref=HREC1-4">"I bisessuali domineranno l'umanità". Il futuro secondo Umberto Veronesi</a><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Un amico mi ha segnalato l'articolo [0] di Umberto Veronesi ritenendolo utile alla causa bisessuale; io non ne sono convinto, e vi spiego perché.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Citiamo questo brano:</div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
"Più un uomo si avvicina a ruoli che non richiedono particolare mascolinità, come avveniva nell'antichità, tipo cacciare, uccidere, combattere altri uomini, faticare per procurarsi il cibo, meno la sua ipofisi riceverà stimoli dall'ipotalamo e, giorno dopo giorno, i testicoli rallenteranno la loro funzionalità. Lo stesso discorso vale per la donna, costretta invece a sviluppare aggressività per imporsi socialmente, fare carriera, comandare persone, assumersi responsabilità; per cui l'ovaio tende a ridurre la produzione di estrogeni, su istruzione dell'ipotalamo. Il risultato è che le differenze di genere si attenuano e si attenua di conseguenza l'attrazione reciproca, che in natura avviene sempre fra poli opposti".</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
e poi questo:</div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
"E' inevitabile che la sessualità si evolva per aprirsi sempre più alla omosessualità e alla bisessualità, che del resto non sono fenomeni di quest'epoca; basta pensare alla civiltà greca, che non ha mai stigmatizzato omosessualità e bisessualità come deviazioni. Va sottolineato che le gonadi acquisiscono le caratteristiche maschili o femminili solo intorno al secondo mese di vita intrauterina e una traccia di bisessualità biologicamente esiste in ognuno di noi. Le attuali condizioni sociali stanno facendo emergere con sempre maggiore evidenza questo aspetto; è ragionevole pensare che il trend continuerà stabilmente nel futuro, salvo grandi rivoluzioni socio-demografiche. E' un'evoluzione in corso che sfocerà in una nuova e più ampia sessualità, senza una data di inizio e una di fine". </blockquote>
<div style="text-align: justify;">
Il punto di partenza di Veronesi è la naturalizzazione della sessualità, anzi, l'eteronormatività, in quanto sostiene che:</div>
<blockquote class="tr_bq">
(...) le differenze di genere si attenuano e si attenua di conseguenza l'attrazione reciproca, che in natura avviene sempre fra poli opposti.</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
L'omosessualità non gode del medesimo status dell'eterosessualità nel discorso di Veronesi, in quanto non è un'attrazione "naturale" tra "poli opposti".</div>
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Più ambiguo è lo status della bisessualità nel discorso: si parte dal principio che ogni persona viene generata bisessuale ed una parte di bisessualità residua in ogni persona - e se "si attenua (...) l'attrazione reciproca", essa può riemergere ed influenzare il comportamento.</div>
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La bisessualità quindi è una forma di immaturità, giudizio in parte condiviso dall'omosessualità nel discorso di Veronesi - perché la piena maturità si ha quando corpi, generi e desideri sono polarmente opposti.</div>
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L'operazione di Veronesi, cioè legare desideri ed identità di genere al corpo, è evidente anche nel suo mettere insieme bisessualità, intersessualità e transessualità.</div>
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La bisessualità psichica ed il transgenderismo/transessualità sono spesso intrecciati, ma non si è ancora provato che hanno una comune origine in un particolare assetto psicofisiologico - del resto, il DSM-V ammette che la persona che soffre di "disforia di genere" può avere qualsiasi orientamento sessuale, e non è detto che sia bisessuale. Qui l'aggancio tra le due condizioni non funziona.<br />
<br />
Per quanto riguarda transessualità ed intersessualità, sarebbe più facile agganciarle, perché, secondo diversi studi, chi soffre di "disforia di genere" avrebbe una struttura cerebrale più adatta al sesso verso il quale vuole migrare che a quello assegnatogli alla nascita (e, guarda caso, è stata eliminata dal DSM-V l'incompatibilità che prima esisteva tra una condizione di intersessualità e la diagnosi di "disforia di genere"), ma vorrei saperne di più prima di dire che sono due facce della stessa medaglia.</div>
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Veronesi lo considero un "essenzialista dal volto umano" perché, al contrario di quelli "con la faccia feroce", riconosce che il genere è socialmente costruito - ma questo solo perché, pur rintracciando nel corpo l'essenza della persona, riconosce che quest'essenza è aperta alle influenze sociali grazie al circuito ipotalamo-ipofisi.</div>
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La persona ha un sesso corporeo, ma questo sesso non è immutabile, ed ha un'elasticità paragonabile a quella del genere sociale - questo rende la matrice eterosessuale in Veronesi meno rigida, ma le fa conservare comunque la coerenza tra corpo, genere, desiderio.</div>
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Veronesi ha l'accortezza di misurare le persone non in base ad una norma astratta ("Maschio e femmina [Dio] li creò", Genesi 1:27) ma in base alle esigenze sociali di un momento storico (mediate dal circuito ipotalamo-ipofisi), e così può rifiutarsi di trasformare un giudizio medico-legale (l'omosessualità meno naturale dell'eterosessualità e la bisessualità come forma di regressione) in un giudizio morale.</div>
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Ma non abbatte le basi dell'eterosessismo, anche se non trova nulla di sbagliato nel voler cambiare sesso.</div>
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Raffaele Ladu</div>
S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-50493296535720547802013-05-15T18:43:00.005+02:002013-05-15T18:43:48.684+02:00Multiparodia<br />
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Il 22 giugno 2013, al Palermo Pride, Rosario Crocetta celebra il matrimonio simbolico tra Franco Franchinstain, Ordinario di Ostetricia e Ginecologia all’Università di Palermo, ed il nobile rumeno Dracuciccio Ingrassia, Ordinario di Medicina Legale alla medesima università.</div>
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“Quando e dove vi siete conosciuti?”, chiedono i giornalisti.</div>
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“Nel 1944 a Praga,” risponde Dracuciccio, e Franchinstain aggiunge: “Avevo già trentott’anni, ma mi sono innamorato come un ragazzino.”</div>
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“Lei ha 105 anni?!? Non ne dimostra più di 45!”, risponde sbalordito un cronista, ed i due cominciano a narrare la loro vita.</div>
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Franco Franchinstain si era laureato in Medicina e Chirurgia nel 1933 a Palermo, e specializzato in Ostetricia e Ginecologia nel 1937. Tutti predicevano che avrebbe avuto un radioso avvenire, perché le donne provavano per lui una grande fiducia scevra da tensione erotica – l’ideale per un medico a cui affidare i propri segreti più intimi.</div>
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Ma Franchinstain voleva diventare professore, e vinse il concorso a cattedre all’Università di Scholomance, presso Sibiu in Romania. Si trattava dell’università del demonio, dedita a ricerche segrete, e quella di Franchinstain era creare una vita artificiale.</div>
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<br /></div>
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Come spiegò in un articolo di cui sopravvivono solo poche copie delle 500 originarie, perché stampato su carta che si autodistrugge dopo la lettura, lui non apprezzava che ai pochi minuti che bastavano ad un maschio per creare una vita le donne aggiungessero nove mesi – bisognava accelerare il processo o sostituirlo integralmente.</div>
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A Scholomance Franchinstain venne a sapere che nel 16° secolo un certo Maharal di Praga era arrivato molto vicino all’obbiettivo creando un mostro d’argilla chiamato Golem.</div>
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Muoversi da Sibiu a Praga durante la Seconda Guerra Mondiale non era facile, ma Franchinstain sapeva come corrompere le SS (non c’è omofobo peggiore di chi non vuole ammettere di essere una checca persa), e riuscì a raggiungere l’Altneu-Synagoge ed a trovare il Golem nascosto nella sua Genizah, il deposito delle vecchie carte.</div>
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Come portarlo via sotto il naso dei nazisti? Il caso volle che quella notte fosse morto il rabbino capo di Praga, e la tradizione vuole che un alto dignitario venga sepolto insieme con le carte della Genizah – quindi avrebbero portato una bara nella sinagoga per riempirla di carte, e con un po’ di fortuna Franchinstain sarebbe riuscito a farci stare dentro anche il Golem.</div>
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<br /></div>
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Ed il corpo del rabbino capo? Franchinstain si era già dimostrato capace di animare dei corpi assemblati con parti di cadavere – rianimare un defunto sarebbe stato molto più semplice del convincerlo a nascondersi non solo dai nazisti ma anche dai familiari fino a sepoltura avvenuta.</div>
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<br /></div>
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Il defunto era Dracuciccio Ingrassia, di una famiglia di nobili rumeni convertitasi all’ebraismo, che aveva studiato non solo materie rabbiniche in una yeshivah, ma anche Legge all’Università di Scholomance – l’unica in Romania che allora accettasse studenti ebrei.</div>
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<br /></div>
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Rianimarlo fu facile, ma ne fece un “non morto”, con un tremendo problema di coscienza: come fa un vampiro a vivere succhiando sangue, cosa vietata dalla religione ebraica?</div>
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“Potresti succhiare un’altra cosa,” osservò Franchinstain, “che però è severissimamente vietata, mentre il sangue in caso di emergenza si può mangiare.”</div>
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<br /></div>
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Dracuciccio era vedovo, non si era risposato perché aveva il medesimo orientamento sessuale di Franchinstain, rise della battuta, e trovò il cavillo che gli consentì di nutrirsi di quello che gli era stato appena proposto – dando così inizio ad una bella relazione.</div>
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<br /></div>
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Quando vennero i parenti di Dracuciccio e tutta la comunità ebraica a vegliare il corpo, ebbero la sorpresa di trovare lui vivo che ringraziava pubblicamente Franchinstain per aver diagnosticato la morte apparente che aveva invece gabbato i migliori medici di Praga.</div>
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<br /></div>
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“E della bara che facciamo, rabbino?”, chiese il Presidente della Comunità, e Dracuciccio gli rispose: “Approfittiamo dell’occasione per liberare la Genizah dalle cartacce. Seppellitela.”</div>
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<br /></div>
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Così il Golem fu sepolto, e Dracicuccio propose a Franchinstain di rimanere a Praga come medico della comunità – ricordandogli che ai medici ebrei era proibito avere pazienti ariani, ma non il contrario.</div>
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Franchinstain non voleva rischiare di perdere la cattedra, ma mantenere in vita Dracuciccio con regolari somministrazioni di … era più importante, per cui acconsentì; la fama di Franchinstain attirò l’attenzione del dottor Mengele, ma Franchinstain ebbe il buon senso di non rendersi suo complice.</div>
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<br /></div>
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Finita la guerra, sarebbe stato possibile sia disseppellire il Golem, che tornare all’Università di Scholomance – tantopiù che si era liberata una cattedra di Medicina Legale e delle Assicurazioni, che Dracuciccio avrebbe potuto vincere facilmente.</div>
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<br /></div>
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Ma arrivò il comunismo, che in Romania chiuse l’Università di Scholomance, costringendo Franchinstain e Dracuciccio a cercare un altro lavoro, ed in Cecoslovacchia rese molto difficile a tutti l’espatrio.</div>
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<br /></div>
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Una scappatoia c’era: Stalin aveva ordinato ai cecoslovacchi di fornire armi agli israeliani che combattevano gli eserciti arabi che avevano invaso la Palestina mandataria, ed il modo più usato per contrabbandarle era chiuderle in una bara da mandare all’aeroporto di Lod (quello che ora si chiama Ben Gurion) con documenti falsi.</div>
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<br /></div>
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Franchinstain voleva studiare il Golem, ma Dracuciccio argomentò che, ora che era stato finalmente ritrovato l’incantesimo per ridestarlo, conveniva mandarlo in Israele ad aiutare chi coraggiosamente combatteva per l’indipendenza – bastava mettere la sua bara in mezzo a quelle con le armi, e laggiù avrebbero fatto il resto.</div>
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Franchinstain acconsentì, ma voleva tornare a Palermo con quello che era diventato il compagno della sua vita, e Dracuciccio ammise che era un serio problema, visto che gli avevano levato il passaporto.</div>
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<br /></div>
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Una sera morì una cameriera siciliana a Praga e, visto che somigliava molto a Franchinstain, lui fece credere alle autorità cecoslovacche che fosse sua zia, e che voleva essere lui a portarla a Palermo dentro la bara.</div>
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Tutto sarebbe andato bene, se a Palermo il prete che celebrava il funerale non si fosse messo a recitare il “De Profundis”, cioè il Salmo 129/130; pur recitato in latino anziché in ebraico, era comunque quello che mancava all’incantesimo per ridestare il Golem, che era finito nella tomba diretta a Palermo, e che avrebbe dovuto invece contenere Dracuciccio.</div>
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<br /></div>
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Quello che non fecero i bombardamenti americani a Palermo lo fece quella sera il Golem, prima che Franchinstain riuscisse ad arrampicarsi sulla sua schiena e raggiungere la fronte su cui era scritta la parola ebraica “Emèt = Verità”, per cancellarne una lettera trasformandola in “Mèt = Morto”, ed immobilizzare così il Golem.</div>
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<br /></div>
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Dracuciccio era invece finito in Israele, e si trovò in prima linea a combattere contro gli arabi; fu perfino tra coloro che tentarono di espugnare la città antica di Gerusalemme facendo esplodere una bomba contro le mura – ma una bomba va seppellita, non semplicemente poggiata ad un edificio se lo si vuol far crollare, ed il tentativo fallì.</div>
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<br /></div>
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A Dracuciccio fu offerta una sinagoga a Tel Aviv, ma lui non poteva vivere a lungo lontano da Franchinstain (specialmente se voleva rimanergli fedele), e non appena possibile tornò a Palermo.</div>
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<br /></div>
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L’unico cruccio che rimaneva ai due era quello di trovare una moglie al Golem, e Franchinstain la creò – i pochi che l’hanno potuta vedere dicono che somiglia a Maria Grazia Cucinotta.</div>
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FINE</div>
S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-50711457336999548072013-03-12T13:37:00.001+01:002013-03-13T13:57:56.592+01:00Storia d'amore tra due bicchieri<div style="text-align: justify;">
Magnifica invenzione la lavastoviglie: metti dentro due bicchieri d’oro bianco, e ne ritrovi poi quattro; se guardi bene e vedi che quelli che hai messo dentro sono due bicchierini da ristorante cinese, con sul fondo le immagini di un uomo e di una donna nudi, e gli altri due che tiri fuori hanno sul fondo i faccini di due bebè, allora ti rendi conto di non aver contato male.</div>
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<br /></div>
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Fai la controprova usando il programma rapido anziché quello standard (perché hai fretta e non puoi aspettare tre ore), e vedi che i due bicchieri in più hanno le foto di due prematuri nell’incubatrice; guardi meglio e scopri che, mentre i bicchieri con le immagini di persone adulte sono decorati con sei brillanti intorno alla base, e quelli con le immagini di neonati con qualcosa che assomiglia molto loro, i bicchieri con le immagini di prematuri hanno invece qualcosa che assomiglia alle punte di una matita.</div>
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<br /></div>
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Il sospetto merita immediata verifica, ed un gioielliere conferma: tutti i bicchieri sono di oro bianco; ma solo quelli con le immagini di adulti e neonati sono decorati da diamanti, da 2 carati l’uno, mentre gli altri hanno invece dei pezzi di grafite.</div>
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<br /></div>
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“Il diamante nasce quando la grafite viene sottoposta nel mantello della Terra a pressioni e temperature che non puoi immaginare; ed infatti sono proprio i bicchieri con le immagini di bimbi prematuri quelli decorati con diamanti immaturi,” spiega il gioielliere, che aggiunge, “Sembra che la tua lavastoviglie sia capace di produrre eccellenti diamanti sintetici ad una frazione del costo industriale. Congratulazioni!”</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
“E’ una normale lavastoviglie. I primi due bicchieri li ho comprati ad un’asta, e li ho pagati tanto per il valore dell’oro e dei diamanti, nonché per l’antichità delle immagini – non però per la loro capacità di riprodursi, probabilmente ignota ai precedenti proprietari. Bisognerà capire come e quando è insorta.”</div>
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<br /></div>
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***</div>
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Tutto cominciò nel 1687, quando il tremendo imperatore mogul Aurangezeb assediò la città indiana di Golconda, il cui re Abul Hasan Qutb Shah aveva smesso di onorare il tributo annuo.<br />
<br />
Se la dinastia Qutb Shahi era di grande cultura e tolleranza religiosa, Aurangezeb si era fatto la fama di intollerante distruttore di templi, ed un bramino decise di salvare i libri più importanti scrivendo sul margine bianco di ogni pagina il Nome Ineffabile di Dio in ebraico, ed affidandoli ad un ebreo.</div>
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Questi, disgustato dal contenuto idolatrico delle opere, fece quello che prescriveva la sua religione: li seppellì, perché fosse la forza degli elementi a dissolvere il nome divino – nessun uomo era autorizzato a distruggerlo.</div>
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Il bramino ci contava, e sperava, dopo la fine delle ostilità, di riuscire a disseppellire i libri; ma egli morì nell’assedio, che terminò dopo otto mesi per il tradimento di uno dei difensori, che aprì una delle porte della città al nemico.<br />
<br />
I libri perciò rimasero sepolti per tre secoli nel cimitero ebraico della città, dove l’umidità li sfarinò e fece sì che le immagini tantriche di un uomo ed una donna venissero a contatto – in piacevole contatto, visto che procrearono molte copie di se stesse.</div>
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<br /></div>
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Golconda è famosa per i diamanti, e dodici diamantini che incorniciavano ogni immagine dei due amanti si riprodussero insieme con loro; nel 1987 un gemmologo di T’aipei visitò Golconda insieme con il suo amante, un uomo d’affari ebreo di San Francisco, e quando questi volle essere accompagnato al cimitero ebraico, il gemmologo vide le gemme sotto la terra macerata dai monsoni e dalle sepolture.</div>
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<br /></div>
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Una parte del tesoro va allo scopritore, ed i due amanti con esso aprirono un ristorante gay nel famoso quartiere Castro di San Francisco, un ristorante non solo elegante, non solo raffinato, non solo lussuoso, ma tale da provocare nello stesso Aurangezeb la sindrome di Stendhal.</div>
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<br /></div>
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Non tutti i diamantini furono venduti: la metà adornò dei bicchierini d’oro per gli ospiti, ed anziché decorarne il fondo con le foto di pornostar dei due sessi, i proprietari del ristorante vi posero i frammenti dei libri tantrici con le immagini maschili e femminili – quelle a cui il Museo di Golconda aveva rinunciato, in quanto ne erano state generate in gran numero.</div>
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<br /></div>
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Quei bicchieri venivano scrupolosamente lavati a mano, e nessuno perciò si rese conto di che cosa poteva accadere a metterli nella lavastoviglie; però anche le coppie gay alla fine scoppiano, ed il gemmologo tornò a T’aipei, portando con sé sei bicchieri – tre maschili e tre femminili – per il proprio personale museo.</div>
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<br /></div>
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Infelicissima fu la scelta dei bicchieri: le immagini di due di loro erano innamorate l'una dell'altra (mentre il resto era contentissimo del ruolo di stalloni e fattrici svolto senza particolari preferenze mentre erano sepolti a Golconda), ma ignari il gemmologo e l’uomo d'affari le avevano separate.</div>
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Hong, il maschio, fu portato a Taipei, mentre Huang, la femmina, rimase a San Francisco – inconsolabili, e con un solo desiderio: riunirsi.</div>
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<br /></div>
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Nel frattempo, la notizia del ritrovamento delle immagini tantriche e dei diamanti nel cimitero ebraico di Golconda aveva fatto il giro della stampa ebraica di tutto il mondo, ed a Tel Aviv una giovane dottoranda in criminologia di nome Hannah lesse un articolo illustrato con alcune delle immagini tantriche.</div>
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Subito telefonò al padre chiedendogli quando sarebbe andato in India per affari.</div>
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“Fra due settimane, Hannah”, egli rispose, “Perché me lo chiedi?”</div>
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“Mi accompagneresti a Golconda?”</div>
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“A Golconda? Vuoi occuparti della gioielleria di famiglia? Va bene, ricaverò un paio di giorni liberi e ti porterò in quella favolosa città.”</div>
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In realtà, Hannah ed i suoi compagni di corso avevano sviluppato un software che stimava la distanza genetica tra le persone sulla base dei loro ritratti, fotografici ed anche pittorici, e sottoponendo a quel software le poche immagini che illustravano l’articolo, era giunta alla conclusione che rappresentassero persone reali, con consanguineità ben superiore alla media – ovvero fratelli e sorelle di una famiglia che praticava l’incesto da generazioni.</div>
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Sottoporre tutte le immagini a quel software avrebbe permesso di porle in un albero genealogico – un grande successo per l’Hi-Tech israeliana! Per questo Hannah si recò a Golconda, e grazie al software scoprì, prima che glielo dicessero, che al Museo mancava circa ¼ delle immagini – in quanto esse lasciavano evidenti lacune nella genealogia.</div>
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<br /></div>
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La direzione del Museo spiegò che quelle immagini erano state il premio per gli scopritori, e che Hannah doveva recarsi a San Francisco per ammirarle, in quel famoso ristorante cinese più strabiliante dei casinò di Las Vegas.</div>
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Tutte le lacune tranne sei furono colmate a San Francisco, ed il ritrovamento più significativo fu quello della madre ed ava di tutte le figure, la Huang disperata per essere stata separata da Hong, il loro padre ed avo.</div>
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<br /></div>
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Il gemmologo che aveva ritrovato il tesoro non abitava più a T’aipei, e neppure un investigatore privato riuscì a rintracciarlo; l’uomo d’affari ebreo che era stato il suo amante andò a cercarlo personalmente, e lo ritrovò in una sauna di Kaohsiung.</div>
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<br /></div>
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Dopo che i due ebbero festeggiato la loro riunione, Hannah propose loro di organizzare, insieme con il Museo di Golconda, una mostra di tutte le immagini tantriche ritrovate nel cimitero ebraico, presso il Museo d'Israele a Gerusalemme – le sponsorizzazioni avrebbero coperto le spese.</div>
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<br /></div>
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I due accettarono, ed il mondo scientifico apprezzò molto la mostra; però il principale sponsor si tirò indietro all’ultimo momento: infatti era apparso evidente agli studiosi di paleografia che avevano esaminato tutti i frammenti rinvenuti nel cimitero, non solo le immagini pruriginose, che il materiale era finito lì dentro perché una mano poco avvezza alla scrittura ebraica aveva scarabocchiato il Nome Ineffabile di Dio sulle pagine, per costringere gli ebrei a seppellire quei libri idolatrici.</div>
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<br /></div>
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Inoltre, il fatto che il software avesse chiarito che soltanto Huang ed Hong non erano consanguinei, e che tutti i loro figli, nipoti, eccetera avevano commesso incesto senz’altro limite che il rispetto verso la coppia loro capostipite (essendo innamorati, Hong ed Huang si concedevano solo l'uno all'altra), rendeva quelle immagini molto più imbarazzanti che per la loro nudità – e ci fu perfino qualche giornale di quelli distribuiti nelle sinagoghe israeliane che fece del ritrovamento la testimonianza della depravazione dei non ebrei.</div>
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<br /></div>
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Infine, uno dei pochi deputati scapoli della Knesset si fece coraggio, ed a nome di molti colleghi propose di riservare l’uso di quel software alla polizia, e solo su mandato di un giudice – per evitare che il suo uso incontrollato svelasse adulteri ed incesti, e fosse occasione di “leshon ha-ra’ = lingua malvagia (perché distrugge la reputazione altrui)”.</div>
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<br /></div>
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Tutto questo indusse Mif'al ha-Payis [le Lotterie di stato israeliane] a ritirare la sponsorizzazione, e lasciò gli organizzatori della mostra con il problema di coprirne le spese – il pubblico era affluito numeroso, ma il ricavo dei biglietti non bastava certo.</div>
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<br /></div>
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Si incaricò Christie's di vendere all’asta la coppia madre, i bicchieri Hong ed Huang, che spuntarono un buon prezzo, che pagò le spese ed arricchì tutti quanti.</div>
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<br /></div>
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Il compratore era un avvocato dai modi spicci che, dopo aver controllato che i diamanti fossero bene incastonati nei bicchieri, pensò bene di farli brillare mettendoli in lavastoviglie.</div>
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<br /></div>
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***</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’avvocato Romano brevetterà la riproduzione assistita da lavastoviglie dei bicchieri, e questo gli permetterà di deporre la toga; Hannah diventerà una professoressa di Criminologia all’Università Ebraica di Gerusalemme, e preferirà avere figli con la fecondazione artificiale piuttosto che sposarsi con un uomo; Wang e Levi, i due scopritori del tesoro nel cimitero, lanceranno insieme una catena di ristoranti, ognuno con una coppia di bicchieri che si autoriproducono, e faranno così soldi a palate - ma non saranno più amanti, bensì solo soci.</div>
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<br /></div>
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FINE</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nota: Non ho trovato notizie di una comunità ebraica a Golconda - l'esistenza di un cimitero ebraico in quella città va perciò considerata una licenza letteraria.</div>
S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-41188269642630694042013-03-01T16:20:00.001+01:002013-03-01T16:20:44.603+01:00Pecorina<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial; font-size: large;"><span style="font-family: Arial; font-size: 18pt;">Pecorina<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">(inizio)<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">All’interfono del Cap. Picard due voci dicono: “Ufficiali Tramaglino e Mondella a rapporto, signore.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Quando Picard li fa entrare, i due dicono in rapida successione:<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Sono Renzo Tramaglino, e Lucio Mondella è il mio sposo.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Sono Lucio Mondella, e Renzo Tramaglino è il mio sposo.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Picard dapprima sorride, ma quando vede che i loro volti rimangono seri, allibisce, e concitato ordina all’interfono:<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Riker? Numero Uno? Controlla se ci sono impedimenti matrimoniali tra gli ufficiali Mondella e Tramaglino – ed istruisci le loro domande di asilo politico!”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">(sigla iniziale)<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Troy spiega a Picard, Riker e Crusher che gli ufficiali Tramaglino e Mondella vengono dal pianeta Pecorina, precisando:<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Di questo pianeta non c’è niente da ridere. I suoi maschi umanoidi subiscono il destino degli agnelli del passato – ad una settimana di età, quelli che non dimostrano spiccate qualità eugenetiche vengono castrati …”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“O meglio,” precisa Crusher, “i loro testicoli naturali, passibili di produrre ormoni e spermatozoi, vengono sostituiti con ghiandole artificiali che producono solo ormoni. Questi maschietti avranno un corpo sano ed una vita sessuale appagante – ma non potranno procreare.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Riker osserva: “Si violano comunque i loro diritti fondamentali. Nessuno può essere sterilizzato per legge – era una delle grandi lezioni del Novecento.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Quello che è peggio,” riprende Troy, “non è che se una persona la passa liscia da piccolo può poi stare tranquillo: se una persona manifesta anormalità genetiche, lui e la sua prole possono essere castrati anche in seguito.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Ed il comportamento omosessuale in quel pianeta è considerato sintomo di anormalità genetica,” aggiunge Picard, mentre Crusher ribatte, scuotendo la testa: “Non è ancora certo in nessuna specie umanoide. Ed essere omo anziché etero è come essere mancini anziché destri – inconsueto, ma corretto.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Però,” chiede Riker, “perché vogliono castrare gli omosessuali anziché aspettare che svaniscano da soli dal pool genetico?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Crusher risponde: “Non conosco le statistiche relative a Pecorina; posso però dire che Kinsey aveva scoperto negli USA che il 37% della popolazione adulta aveva avuto l’orgasmo in un rapporto omosessuale, ma solo il 4% circa era esclusivamente omosessuale ...”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Troy conclude: “Gli eugenetisti della Pecorina vogliono disfarsi di coloro che fanno la differenza tra i due gruppi, e che garantiscono che, se ci sono dei geni per l’omosessualità, essi non si estinguano.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Riker conclude: “Il caso sembra chiaro: i due ufficiali subiranno discriminazioni e rischiano la castrazione se tornano sul loro pianeta, quindi meritano l’asilo politico.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Picard osserva però: “La Flotta Stellare non può avere ufficiali che non possono recarsi nel loro pianeta natale. Se loro ricevono l’asilo politico, perdono il grado.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">In quel momento appare “Q”, vestito da drag-queen, con tette più grandi di quelle di Troy e Crusher messe insieme.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Troy e Crusher dicono: “Carino!”, mentre Picard gli chiede: “Un caso interessante il nostro, vero, Q?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Vorrei risparmiare a Tramaglino e Mondella discriminazioni, castrazione e degradazione,” risponde Q.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“E come?” chiedono tutti.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Riparando il loro l’orientamento sessuale. Quello che è successo nel tuo ufficio, Jean-Luc, è ancora segreto, vero?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Vade retro, Satana!” risponde Picard, e Crusher chiosa: “Sei l’unico che potrebbe farne degli etero, lo sappiamo; ma perché riparare quello che non è rotto?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“La Federazione Unita dei Pianeti è nata per difendere i diritti degli esseri senzienti, tra cui quello alla propria identità sessuale,” aggiunge irato Riker, “tu ci stai proponendo di chiudere bottega!”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Hai mai amato qualcuno, Q?”, chiede impietosa Troy, e Q risponde: “Solo femmine. Tra i miei conspecifici il sesso è una decisione razionale, non è condizionato da un orientamento.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Ecco perché tu ci spii e ci provochi, Q,” sentenzia Picard, “nella nostra imperfezione esploriamo possibilità a voi precluse.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Touché,” risponde Q, che aggiunge: “Vedo che devo intervenire in questo caso stando con i vostri avversari anziché con voi.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Studiati la vita di Otto Weininger, allora. Imparerai che significa odiare se stessi,” conclude Troy prima che lo stupito Q svanisca.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">(stacco 1)<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Udienza presso la Corte dei Diritti Fondamentali della Federazione Unita dei Pianeti. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Tutti si alzano in piedi perché entrano i giudici, ma la Presidentessa Guinan dice: “Seduti ed ascoltate. Il governo di Pecorina, qui rappresentato dal signor Q, si è appellato alla decisione con cui era stato concesso l’asilo politico a Renzo Tramaglino e Lucio Mondella, sostenendo che loro mancano dei requisiti per contrarre matrimonio e chiedere asilo politico. La Federazione, qui rappresentata dal Tenente Comandante Data, chiede che la decisione venga invece confermata.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Troy chiede sottovoce a Riker: “È stata una buona idea scegliere come avvocato un androide?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Non può essere manipolato da Q, ed ha imparato in pochi minuti tutta la legge e la giurisprudenza. Non potevamo scegliere meglio.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Q esordisce: “Il trattato tra la Federazione e Pecorina consente la castrazione degli infanti; quindi, se avessimo scoperto una peculiarità genetica pericolosa in Tramaglino e Mondella quando sono nati, non vi sareste opposti alla loro castrazione …”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Data interrompe: “La corte sappia che l’elenco delle peculiarità genetiche che rendono passibili di castrazione è stato aumentato a dismisura appena dopo la prima sentenza del caso Tramaglino e Mondella, con una legge a cui è stata data priorità superiore a quella del bilancio dello stato. Tutte le altre volte che si è fatto questo, la legge esentava dalla castrazione chi aveva già compiuto la settimana di vita; ma questa versione, promossa dal qui presente Q, ha effetto retroattivo – dimostrando così parzialità a danno di Tramaglino e Mondella.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“No, no, no,” ribatte Q, “il mio governo conosce il genoma di Tramaglino e Mondella, e non ci sono le peculiarità indicate dalla nuova legge. Quindi, loro non verranno castrati, semmai snobbati e discriminati. Il problema è un altro: se non hanno i geni dell’omosessualità, come mai è venuto in mente loro di sposarsi?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Data fa testimoniare Crusher, che spiega che anche su Pecorina sono stati riscontrati maschi omosessuali senza evidente componente genetica – l’osservazione di Q non ha quindi senso.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Q ribatte: “Se una persona si dichiara omosessuale, le credereste se non avete la prova che ha mai avuto rapporti con il suo sesso? E se si dichiara innamorata, le credereste se non l’avete mai vista scambiare effusioni con colui o colei che ama?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Data risponde: “Anche una monaca di clausura, entrata vergine in convento, sa se è etero o lesbica.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Lo ammetto,” risponde Q, “ma ora devo chiamarla a testimoniare davanti a questa corte, Tenente Comandante Data.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Perché?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Non ha ospitato lei, nel suo runabout, per due settimane, gli ufficiali Tramaglino e Mondella, durante una missione pericolosa?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Sì”.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Li ha visti dimostrare apertamente il proprio amore?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“No.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Nemmeno quando siete tornati all’Enterprise-D, lo stesso mattino in cui hanno imitato la scena dei Promessi Sposi in cui Renzo e Lucia cercano di sposarsi sorprendendo Don Abbondio?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Devo dire di no.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“A verbale!”, strilla Q, “La prima volta in cui Tramaglino e Mondella hanno dato dimostrazione pubblica del proprio affetto è stato nell’ufficio del Capitano Jean-Luc Picard.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">La Presidentessa Guinan chiede: “Signor Q, dove vuole andare a parare?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Il rapporto della missione a cui accennavo è in parte secretato,” spiega Q; “Quello che il pubblico può leggere fa pensare che siano accadute cose veramente traumatiche, e ci siamo chiesti se Tramaglino e Mondella non abbiano finto un amore che non c’era, che andava contro la loro natura, per avere il congedo anticipato ed il pretesto per lasciare un pianeta che li aveva mandati allo sbaraglio”.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">(stacco 2)<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Riunione di emergenza al quadrato ufficiali; Riker chiede a Data: “Qual è la tua opinione sui sentimenti di Tramaglino e Mondella?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Che loro si amino lo hanno dimostrato più volte,” risponde Data, “purtroppo i fulgidi esempi di grande valore e grande amore accaduti davanti ai miei occhi sono secretati; di tanto in tanto, sentivo dei rumori venire dalla loro camera o dalla loro tenda, ma non erano inequivoci – non potrei giurare che erano degli orgasmi.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Noi donne invece non lasciamo dubbi quando godiamo”, osserva la Crusher, però Troy ribatte: “Ma se perfino le donne lesbiche fingono l’orgasmo l’una con l’altra!”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Dopo che hai rivelato questo segreto,” osserva sorridendo Riker, “senza far cascare il mondo, potremmo forse svelare quello che è accaduto in quella missione e può dimostrare che Tramaglino e Mondella non sono dei simulatori.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Nossignore,” osserva Picard, “Occorre dimostrare la sincerità di Tramaglino e Mondella senza rivelare segreti militari.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Non si può ricorrere all’anonimizzazione?”, chiede Data, e Troy risponde: “Si usa riferendo casi clinici, per camuffare il paziente - ma si può usare in un tribunale senza compromettere il valore della testimonianza?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“No,” risponde Picard, che poi si rivolge a Data: “Rispondimi senza reticenze: mi spieghi perché, mentre eri in missione con Tramaglino e Mondella, ti firmavi Giulio Cesare?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Cesare era noto come la moglie di tutti i mariti ed il marito di tutte le mogli,” risponde Data, e Picard coglie l’assist: “Chi era il marito?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Renzo Tramaglino”.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“E chi era la moglie?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Lucio Mondella”.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Troy e Crusher sgranano gli occhi: “Data! Perché non ce l’hai mai detto?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“È imbarazzante per un androide ammettere di avere una sessualità non standard - perché con un uomo, perché con più di un uomo, perché con dei commilitoni.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Questo dimostra che Tramaglino e Mondella sono gay,” osserva Riker, “ma non che si amino.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Troy ride e dice a Riker: “Conosci più le donne degli uomini: per una donna, se il proprio partner propone una cosa a tre, vuol dire che egli od ella non la ama più; per un uomo, vuol dire che lo ama così tanto da voler condividere i più grandi piaceri!”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Certo – come si condivide il piacere della gola cenando insieme, così si condivide quello del letto trombando insieme,” riformula Riker, che aggiunge: “E tu in queste cose sei donna o sei uomo?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Uomo quando sono single, donna quando sono in coppia,” risponde sorniona Troy.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Data riprende il discorso: “Non sono solo bravo; sono anche immune dai morbi umani, e quindi un bel regalo per una coppia che si ama molto!”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“E per noi due?” chiede ironica Crusher, sbalordendo tutti e facendo arrossire Troy – un rossore tanto evidente da spiazzare Picard e Riker, e da far dire a Data: “Potrebbe essere una buona idea – in fin dei conti, incinte non vi posso mettere.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Picard si ricompone e dice: “Sono contento che uno dei migliori ufficiali della Flotta Stellare sia bisessuale e pure gaudente, ma vi avverto che se vai a letto con Beverly Crusher, io la lascio!”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Tesoro! Che bello che tu abbia rivelato quello che provi per me! Grazie, Data!” dice tutta contenta la Crusher.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Niente da dire, Deanna?”, chiede Riker a Troy, che risponde: “Io e Beverly siamo delle grandi amiche; c’è stato del sesso tra noi, ma non ci definiremmo una coppia. La coppia la faccio con te, William”.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Data conclude: “Questo è il mio segreto: che io lo faccia o non lo faccia, unisco le coppie e le convinco ad uscire allo scoperto. Domani, in udienza farò il mio capolavoro.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">(stacco 3)<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Il giorno dopo, all’udienza Data cede il mandato di avvocato a Riker, e sale sul banco dei testimoni insieme con Tramaglino e Mondella – stupendo il pubblico. Q vorrebbe interrogare i testi, ma ora tocca a Riker cominciare chiedendo: “Quando ha conosciuto, Data, i qui presenti Tramaglino e Mondella?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Biblicamente o militarmente?” risponde Data, spiazzando Q e chi nel pubblico parteggia per Pecorina.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Faccia lei,” ribatte Riker precisando, “Dica tutto, tranne i segreti militari. C’è la diretta.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Siamo stati incaricati di una missione segreta; io non ho chip emozionale, ma il gaydar funziona a meraviglia, e quando ho incontrato una così bella coppia ho capito che avrei unito l’utile al dilettevole. Può stupire gli etero in ascolto, ma è molto frequente che una coppia gay si impegni in rapporti a tre, e non vedevo l’ora di essere letteralmente in mezzo a loro.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">La Presidentessa Guinan interviene: “Eviti i particolari troppo crudi, per favore. Non è un processo per stupro questo.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Data ribatte: “A dire il vero, eravamo cotti, quindi posso dire che sono stato il passivo di Renzo e l’attivo di Lucio. Il mio comandante Picard conosce i miei gusti (non per esperienza diretta – lui preferisce le belle donne) e sa che quando mi trovo in questa situazione mi firmo ‘Giulio Cesare’ …”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“La regina della Bitinia,” osserva la Presidentessa, “il prototipo del versatile”.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Per l’appunto,” riprende Data, “E posso dire che ci siamo divertiti alla grande. E mi rendevo pure conto che loro due si amavano – mi condividevano come si condivide un bel dolce od un frutto succoso; non ero la copertura per il loro disamore.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Q riesce ad inserirsi nel discorso chiedendo: “Ma perché ieri ha risposto che …”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Lei ha usato l’avverbio ‘apertamente’, ed apertamente noi non eravamo altro che dei leali combattenti della Flotta Stellare. Ma è stato dopo che ci siamo ‘mescolati’ alla grande, per usare il verbo dei lirici greci, che loro si sono accorti il loro sentimento non poteva accontentarsi del sacco a pelo, della latrina militare, della santabarbara. Sono stato io a catalizzare il loro desiderio di proclamare l’amore al mondo.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Pensa che li incontrerà ancora?” chiede maligno Q, e Data risponde: “Amore e fedeltà non sempre vanno d’accordo, nemmeno tra gli etero. La domanda non ha senso.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">La Presidentessa Guinan chiede: “Signor Q, vuole chiedere conferma a Tramaglino e Mondella?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Vostro onore, non serve: quando Data parlava il loro volto si illuminava, ed è la miglior conferma,” risponde Q.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Il contraddittorio è finito,” dichiara la Presidentessa Guinan, “la corte entra in camera di consiglio.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Due ore dopo la corte annuncia la conferma della precedente sentenza, che riconosce la validità del matrimonio di Renzo Tramaglino e Lucio Mondella, e concede loro il diritto d’asilo. Pecorina deve pagare le spese di giudizio.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Q si avvicina a Picard per congratularsi con lui, e Picard risponde: “Vedo che sai perdere. Ma perché hai fatto la spia raccontando al parlamento di Pecorina quali combinazioni genetiche possono indirizzare verso l’omosessualità?”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Q ride, prende Picard da parte e gli dice: “Guarda che Beverly ha ragione: non si è sicuri che ce ne siano; però a Pecorina volevano per forza un elenco, e lo sai che cosa ho dato loro? L’elenco dei geni che rendono disposti a subire una dittatura senza ribellarsi, e propensi ad opprimere il prossimo senza scrupoli.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Ah!” esclama Picard.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Tempo due generazioni, e non si castrerà più nessuno in Pecorina. E la dittatura omofoba che la opprime svanirà come una bolla di sapone,” profetizza Q prima di svanire lasciando Picard con un palmo di naso.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span lang="EN-GB" style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">(sigla finale)<o:p></o:p></span></span></div>
S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-49433932136089623762011-10-08T23:19:00.000+02:002011-10-08T23:19:58.510+02:00Inaugurazione<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Il premio Nobel per la chimica 2011 è stato attribuito a Daniel Schechtman, che <a href="http://milk-open-house.blogspot.com/2011/10/chimica-queer-e-misoginia-retrograda.html">ha fatto alla chimica quello che le teorie queer hanno fatto alla sessualità</a>, e perciò gli dedico questo blog.</div>
S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-1538203669523149212011-08-23T22:19:00.000+02:002014-08-27T15:58:41.780+02:00Giuliano Amato ha perso una buona occasione di tacere<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
[1] <a href="http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/233039">http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/233039</a></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
[2] <a href="http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/233063">http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/233063</a></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
[3] <a href="http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/233044">http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/233044</a></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
[1] riporta una frase infelice di Giuliano Amato, che, pur essendo presidente dell'Istituto per l'Enciclopedia Italiana, si è permesso di dire che "c'è troppa Sardegna nella politica italiana", intendendo per "Sardegna" le veline.</div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
[2] e [3] sono le risposte per le rime; io direi invece solo che le donne sarde sono belle, più intelligenti di lui, ed anche tanto sicure di sè da dare ai commenti di Amato l'importanza che meritano: nessuna.</div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
Lui non ha capito nulla delle persone sarde, e chi non capisce i propri elettori non può fare l'uomo politico; e come uomo di cultura ha dato la misura della propria competenza dicendo una cosa che nessuna persona al mondo tollererebbe che si dicesse del proprio popolo.</div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
Però il peggio non è stato quello che ha detto della Sardegna; il peggio è stato l'aver detto che</div>
<blockquote dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times, serif; font-size: 14px; line-height: 24px;">la sinistra: "ha interamente sostituito i diritti individuali alla solidarietà ed al riconoscimento dell'altro. Tutto questo porta al solo appagamento del 'dio Io". Insomma, per l'ex premier "nella vita attuale italiana c'è troppo individualismo e troppa ricerca dell'appagamento dell'io". Ma la malattia dell'io per Amato non è solo italiana: "sta segnando l'Europa: e le affermazioni dei partiti xenofobi" ne sono un esempio. "Si tratta di partiti che negano Dio", ha proseguito.</span></div>
</blockquote>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
I diritti individuali sono la pietra angolare di ogni società liberale e democratica; e la xenofobia, di cui si lamenta Amato, non nasce dal dare troppa importanza ai diritti individuali, ma al contrario a darne troppo poca - perché nessuno può chiedere diritti che non è disposto a concedere al proprio prossimo.</div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
Una solidarietà costruita in antitesi ai diritti individuali è la base non del liberalismo, ma del comunitarismo; il fatto che il comunitarismo alla Giuliano Amato voglia estendersi all'intera umanità (nelle intenzioni non è infatti xenofobo, ma nei fatti insulta chi viene da una terra particolare) lo migliorerebbe un pochino, ma non ne rimuove la tentazione di cercare comunque un nemico esterno ed un capro espiatorio.</div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
La famosissima ed indimenticabile frase di Giuliano Amato pronunciata nell'imminenza del World Pride del 2000, in cui si lamentava che "purtroppo" la Costituzione consentiva una cosa del genere è perfettamente coerente con il suo comunitarismo in cui i diritti di libertà sono il problema e non la soluzione, ed in cui le persone LGBT fungono da capri espiatori.</div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
Per quanto riguarda i partiti xenofobi che "negano Dio", va detto che religione e politica sono due ambiti diversi. Una persona che voglia portare in politica valori ispirati dalla propria fede religiosa lo può fare, ma deve trasformare i valori religiosi in un progetto politico capace di parlare anche a chi non condivide la sua fede.</div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
Dire che i partiti xenofobi negano Dio vuol dire non solo esporsi all'obiezione "quale Dio?", ma anche fare un cortocircuito tra religione e politica che crea divisione anziché coesione sociale.</div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
Questo voleva sentire il suo pubblico?</div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
Raffaele Ladu</div>
S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-88869723042704379652011-06-27T21:48:00.000+02:002014-09-19T00:33:33.707+02:00Judith Butler ministro dell'interno!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Giovedì 23 Giugno 2011 è accaduto a Gerusalemme quello che è descritto in quest’articolo:<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<ol style="margin-top: 0cm;" type="1">
<li class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><a href="http://www.haaretz.com/print-edition/news/israeli-justice-minister-assimilation-of-diaspora-jews-fulfills-hitler-s-vision-1.369613">http://www.haaretz.com/print-edition/news/israeli-justice-minister-assimilation-of-diaspora-jews-fulfills-hitler-s-vision-1.369613</a><o:p></o:p></span></span> </li>
</ol>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">La cosa più importante non mi pare tanto la previsione apocalittica del ministro della giustizia Yaakov Neeman, secondo cui l’assimilazione starebbe realizzando i sogni di Hitler, ovvero la distruzione degli ebrei come popolo (temo che Hitler risponderebbe che lui voleva distruggere le persone ebree, che è ben altra cosa), quanto il fatto che Eli Yishai, ministro dell’interno, si sia sognato di dire:<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">(quote)<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div style="line-height: 11.25pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span lang="EN-GB" style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div style="line-height: 11.25pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span lang="EN-GB" style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Yishai also said that ten years ago, a study was published in the <st1:place w:st="on"><st1:country-region w:st="on">United States</st1:country-region></st1:place> showing "the Jewish gene" was passed along the maternal line, affirming the ancient halakhic line of Jewishness passing along the maternal line. This remark was met with sneers from the audience.<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div style="line-height: 11.25pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div style="line-height: 11.25pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">(traduzione)<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div style="line-height: 11.25pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div style="line-height: 11.25pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Yishai ha anche detto che dieci anni fa fu pubblicato uno studio negli Stati Uniti che mostrava che “il gene ebraico” veniva trasmesso in linea materna, confermando l’antica posizione halakhica per cui l’ebraicità si trasmette in linea materna. Questo commento ha suscitato l’ilarità del pubblico. <o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span lang="EN-GB" style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span lang="EN-GB" style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">(unquote)<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span lang="EN-GB" style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Ogni popolo cerca di dimostrare di essere diverso dagli altri, e la tentazione di tutti è quella di “essenzializzarsi”, ovvero di dimostrare che una particolare proprietà (positiva, magari) è esclusiva di un popolo, e se si riesce a dimostrare che questa proprietà è innata in chi appartiene a quel popolo, e non è solo un risultato dell’educazione, si è convinti di aver fatto tombola.<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Come mostrano questi articoli della “Jewish Encyclopedia”, pubblicata tra il 1901 ed il 1906:<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<ol start="2" style="margin-top: 0cm;" type="1">
<li class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><a href="http://www.jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=1573&letter=A">http://www.jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=1573&letter=A</a><o:p></o:p></span></span> </li>
<li class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><a href="http://www.jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=616&letter=P">http://www.jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=616&letter=P</a><o:p></o:p></span></span> </li>
</ol>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Anche gli ebrei (come tutti gli europei dell’epoca) hanno ceduto a questa tentazione – quella di ritenersi una razza, da mantenere pura evitando i matrimoni misti; va detto che in quegli anni Adolph Hitler era solo uno studente scapestrato, e nessuno avrebbe potuto prevedere a che cosa poteva portare il razzismo istituzionalizzato.<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Ora lo sappiamo, e diventa sempre più difficile considerare semplici curiosità scientifiche studi come quelli di cui si parla qui:<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<ol start="4" style="margin-top: 0cm;" type="1">
<li class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><a href="http://www.slate.com/id/2177228/">http://www.slate.com/id/2177228/</a><o:p></o:p></span></span> </li>
<li class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><a href="http://www.cohen-levi.org/jewish_genes_and_genealogy/jewish_genes_-_dna_evidence.htm">http://www.cohen-levi.org/jewish_genes_and_genealogy/jewish_genes_-_dna_evidence.htm</a><o:p></o:p></span></span> </li>
<li class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><a href="http://blogs.discovermagazine.com/80beats/2010/06/04/despite-the-diasporas-jewish-genes-worldwide-show-ancient-connections/">http://blogs.discovermagazine.com/80beats/2010/06/04/despite-the-diasporas-jewish-genes-worldwide-show-ancient-connections/</a><o:p></o:p></span></span> </li>
<li class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><a href="http://media.www.yuobserver.com/media/storage/paper989/news/2008/11/24/ScienceAndHealth/Jewish.Genes.Do.They.Exist-3560009.shtml">http://media.www.yuobserver.com/media/storage/paper989/news/2008/11/24/ScienceAndHealth/Jewish.Genes.Do.They.Exist-3560009.shtml</a><o:p></o:p></span></span> </li>
<li class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><a href="http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2007/10/29/AR2007102902094.html">http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2007/10/29/AR2007102902094.html</a><o:p></o:p></span></span> </li>
<li class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><a href="http://www.nytimes.com/2005/06/03/science/03gene.html?pagewanted=1">http://www.nytimes.com/2005/06/03/science/03gene.html?pagewanted=1</a><o:p></o:p></span></span> </li>
</ol>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">oppure complimentarsi con il laboratorio di analisi genetiche che ha permesso di identificare 17 scheletri in fondo ad un pozzo a Norwich, Inghilterra, come le vittime ebree di un pogrom:<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<ol start="10" style="margin-top: 0cm;" type="1">
<li class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><a href="http://www.bbc.co.uk/news/uk-13855238">http://www.bbc.co.uk/news/uk-13855238</a><o:p></o:p></span></span> </li>
</ol>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">perché ci si trova poi a dover digerire non solo Eli Yishai, ma anche Dov Lior, di cui parla questa pagina:<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<ol start="11" style="margin-top: 0cm;" type="1">
<li class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><a href="http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4087844,00.html">http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4087844,00.html</a><o:p></o:p></span></span> </li>
</ol>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Dov Lior è il rabbino di Kiryat Arba, un insediamento nei pressi di Hebron, ed oggi, 27 Giugno 2011 – 25 Sivan 5771, è stato arrestato (ma dopo l’interrogatorio rilasciato) per essersi rifiutato di presentarsi in tribunale e rispondere alle domande della procura su un libro, “Torat ha-Melekh = L’insegnamento del Re”, che non era altro che una raccolta di brani di opere halakhiche che spiegavano in quali circostanze un ebreo può uccidere un non-ebreo senza rimorso.<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Anche in uno “stato ebraico” come Israele ci si rende conto che la religione ebraica non può essere usata per legittimare la crudeltà e la discriminazione, ma diverso tempo prima di essere arrestato Dov Lior</span></span><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"> si è permesso l’incredibile lusso di dire che nella fecondazione artificiale eterologa di donne ebree non bisogna usare il seme di un non-ebreo (come invece consiglia la maggior parte dei rabbini, a partire da Moshe Feinstein z.l., perché dà meno complicazioni halakhiche), ma di un ebreo, perché i non-ebrei generano secondo Dov Lior una prole crudele e barbara.<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Questa dichiarazione è perfettamente in linea con quel libro – per lui gli ebrei non sono solo irrimediabilmente diversi, ma anche indiscutibilmente superiori; qui </span></span><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">leggete la dichiarazione come è stata riferita da Yedioth Ahronot, e poi un feroce commento:<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<ol start="12" style="margin-top: 0cm;" type="1">
<li class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><a href="http://www.ynetnews.com/Ext/Comp/ArticleLayout/CdaArticlePrintPreview/1,2506,L-4006385,00.html">http://www.ynetnews.com/Ext/Comp/ArticleLayout/CdaArticlePrintPreview/1,2506,L-4006385,00.html</a><o:p></o:p></span></span> </li>
<li class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><a href="http://www.richardsilverstein.com/tikun_olam/tag/dov-lior/">http://www.richardsilverstein.com/tikun_olam/tag/dov-lior/</a><o:p></o:p></span></span> </li>
</ol>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">A mio avviso, però, il commento di Richard Silverstein è troppo semplicistico. Non so quanto Dov Lior ne sappia di genetica, ma io (pur avendo una laurea in psicologia anziché biologia) noto che i genetisti stanno ora cominciando ad indagare su cluster [raggruppamenti] di geni che codificano tratti comportamentali complessi, che si esprimono in misura maggiore o minore interagendo con l’ambiente.<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Casi tipici sono tratti negativi come alcuni disturbi psichici, positivi come l’intelligenza, o neutri come l’orientamento sessuale (per i curiosi, pare che esso sia ereditario al 50%). Non è quindi impossibile che un gruppo di genetisti con adeguate risorse e grande determinazione possa col tempo stabilire quale (o quali) combinazioni genetiche possano codificare il “temperamento ebraico”, o, per dirla con alcuni rabbini ortodossi, la “neshamah yehudit = anima ebraica” – supposto che questi concetti abbiano un senso in ambito extrareligioso.<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Poiché i geni di un cluster possono essere ereditati separatamente, questa scoperta renderebbe possibile rispondere sì o no ad una domanda di conversione in modo inequivoco: basterebbe fare l’analisi genetica del candidato – se si rinviene uno dei cluster “kasher = approvati”, allora lui è un ebreo nato per caso in una famiglia gentile, e va convertito perché si è riscontrata in lui la “neshamah yehudit”, altrimenti, la domanda va respinta con cortesia, ma anche inflessibile fermezza, perché l’analisi genetica non lascia spazio a ripensamenti.<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Una genetica simile sarebbe compatibile sia con le sparate di Dov Lior sia con l’empirica osservazione che le conversioni all’ebraismo non sono mai mancate, ed hanno per forza di cose introdotto dei geni estranei al “pool” originario; ha senso però un ebraismo fatto così, in cui tutto un modo di vivere viene ridotto all’epifenomeno di una configurazione genetica?<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Penso di no – penso invece che non sia un caso che l’autrice del filone più promettente delle “teorie queer”, che rifiutano di accettare il “genere” come il semplice corrispondente sociale del “sesso”, ed anzi avvertono che noi interpretiamo delle configurazioni anatomiche come “maschili” o “femminili” proprio perché la società occidentale ha scelto di organizzarsi secondo due generi, sia l’ebrea Judith Butler.<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Penso che se Judith Butler fosse ministro dell’interno al posto di Eli Yishai, direbbe che non è ebreo chi ha un’essenza ebraica, ma ebreo è chi si comporta come se fosse ebreo – ammettendo senza problemi che il “comportamento ebraico” è cambiato molto nel corso dei secoli, e non si può ricondurre all’avere o manifestare un’”anima ebraica”; tutto questo a prescindere ovviamente dal fatto che in un paese come si deve lo stato non deve conoscere l’affiliazione religiosa dei cittadini.<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Non sarebbe una rivoluzione – sarebbe un ritorno ai primi tempi dell’esistenza dello stato d’Israele, quando Ben Gurion disse: “Chiunque sia abbastanza _<i><span style="font-style: italic;">meshugge</span></i>_ [pazzo] da dichiararsi ebreo è ebreo”. Ed una dimostrazione del potenziale rivoluzionario delle “teorie queer”.<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Ciao, RL<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
</div>
S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-21924599891204250222011-06-27T21:45:00.000+02:002011-10-24T21:42:23.565+02:00The Science of Evil / Simon Baron-Cohen<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><span class="Apple-style-span" style="color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Lo ammetto: ho subìto una diagnosi di "disturbo della personalità borderline", e perciò le recensioni che ho cominciato a leggere due settimane fa del libro:<br /></span><br /><ul style="line-height: 1.4; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; padding-bottom: 0px; padding-left: 2.5em; padding-right: 2.5em; padding-top: 0px;"><li style="margin-bottom: 0.25em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-indent: 0px;"><a href="http://www.amazon.com/Science-Evil-Empathy-Origins-Cruelty/dp/0465023533/">The Science of Evil : On Empathy and the Origins of Cruelty / Simon Baron-Cohen. - 1^ edizione. - New York City : Basic Books, 2011. - 240 p. ; 22 cm. - ISBN 9780465023530</a></li></ul><div>mi hanno indisposto abbastanza per convincermi a leggerlo. Ne è valsa la pena, ma avverto che il libro va letto per intero, altrimenti si rischia di fraintenderlo, ed ora vi spiego perché.</div><div><br /></div><div>Simon Baron-Cohen è uno psichiatra famoso per i suoi studi sull'autismo (Sacha Baron-Cohen, l'attore diventato famoso con il personaggio di "Borat", è suo cugino), ed in questo "spettro" di disturbi lui ha rinvenuto come caratteristica principale la mancanza di empatia - l'empatia è la capacità di percepire gli stati d'animo altrui (empatia affettiva) e reagire in modo appropriato (empatia cognitiva).</div><div><br /></div><div>Il titolo e sottotitolo del libro si possono così tradurre in italiano: "La scienza del Male: sull'empatia e le origini della crudeltà", e Simon Baron-Cohen lo ha scelto perché ritiene che i crimini, dai più lievi (ingiuria verbale) ai più gravi (genocidio) nascano da una mancanza di empatia, transitoria o permanente, che ci permette di trattare le altre persone come oggetti - e gli oggetti che non servono o sono d'impaccio possono essere rotti o distrutti senza rimorso.</div><div><br /></div><div>Secondo Simon Baron-Cohen, ci sono almeno tre sindromi psichiatriche in cui la mancanza di empatia è esclusivamente dannosa, e perciò lui le chiama condizioni "Zero Negativo", ed una in cui la mancanza di empatia può essere controbilanciata da un incredibile talento, e perciò la chiama "Zero Positivo".</div><div><br /></div><div>La condizione "Zero Positivo" è data dai disturbi dello spettro autistico, di cui la condizione a miglior funzionamento, in cui il talento non è impacciato da disturbi del linguaggio o del comportamento, è chiamata "Sindrome di Asperger" - ne ho già parlato <a href="http://agoralgbtq.blogspot.com/2010/09/isabelle-henault-sindrome-di-asperger-e.html" style="color: #741b47; text-decoration: none;">qui</a>.</div><div><br /></div><div>Le condizioni "Zero Negativo" sono date da tre disturbi di personalità: "Disturbo Borderline di Personalità", "Psicopatia (una forma grave di Disturbo Antisociale di Personalità)", "Disturbo Narcisistico di Personalità".</div><div><br /></div><div>Mi permetto di osservare una cosa su queste tre condizioni: Simon Baron-Cohen le ha descritte scegliendo tre casi paradigmatici, ovvero assai gravi, in modo che anche un profano si rendesse conto di che cosa significa avere questi disturbi per il paziente - e, va detto, anche per chi lo circonda.</div><div><br /></div><div>In realtà molti casi sono più lievi (la "psicopatia" invece è per definizione una forma grave), ed anche se è avvertibile un "disturbo", ciò non vuol dire che in essi il funzionamento sociale sia completamente compromesso, oppure che l'empatia sia letteralmente azzerata; nel caso particolare del disturbo di personalità borderline, si è notato che l'empatia affettiva può essere ben superiore alla media (ovvero il paziente comprende molto meglio dei non-disturbati le emozioni altrui), ma quella cognitiva (ovvero la capacità di reagire in modo adeguato a codeste emozioni) può essere disarmantemente bassa - quanto basta per mettere il paziente in situazioni incresciose.</div><div><br /></div><div>Per quanto riguarda le condizioni Zero Positivo, Simon Baron-Cohen dice che sono caratterizzate da una grande capacità di individuare le regolarità (in inglese "pattern") nel mondo naturale ed ideale, il che li rende spesso ineguagliabili in molti campi della scienza; poiché però non c'è altrettanta regolarità nel mondo sociale, e non hanno un'empatia che li aiuti, nei rapporti sociali si perdono.</div><div><br /></div><div>Però è raro che le persone autistiche compiano crimini, secondo Simon Baron-Cohen, perché proprio il loro incessante ragionare li porta a creare un codice morale molto sofisticato, che pur non partendo dall'empatia, giunge comunque al rispetto per l'altro; inoltre, le persone autistiche danno un enorme valore alla verità, tanto da non essere capaci di dire "le bugie bianche", e da diventare spesso i "whistleblowers", cioè le persone che denunciano a gran voce la violazione di una regola.</div><div><br /></div><div>Alcuni criminali sessuali sono persone autistiche (un caso lo cita anche Simon Baron-Cohen), in quanto non riescono letteralmente a capire un no che non sia inequivocabile, e non hanno idea di come si creano le relazioni umane; però risulta difficile immaginarsi un Asperger nel ruolo di Talat Pasha (il coordinatore del genocidio degli armeni) o di Adolf Eichmann (l'organizzatore della Soluzione Finale).</div><div><br /></div><div>Essi avrebbero infatti capito subito che i pretesti con cui i turchi od i nazisti volevano giustificare i genocidi erano delle menzogne, sarebbero stati relativamente immuni dai pregiudizi antiarmeni ed antisemiti dei loro connazionali (così come lo sono da quelli omofobici), ed il loro codice morale razionale li avrebbe indotti a bloccare i genocidi, anziché dirigerli.</div><div><br /></div><div>Ho detto che il libro va letto per intero: infatti, quando parla delle condizioni "Zero Negativo", Simon Baron-Cohen parla solo delle concause ambientali, e solo in seguito parla anche degli studi che mostrano che ci sono delle cause genetiche, e di come lui sta indagando proprio sulla genetica dell'empatia - se uno non legge tutto il libro, può credere che le concezioni di Simon Baron-Cohen siano rimaste ferme a trenta-quarant'anni fa, quando di ogni disturbo psichico si riconosceva come unica causa una famiglia disfunzionale.</div><div><br /></div><div>Un punto debole che Simon Baron-Cohen ammette nel libro senza riuscire a superarlo è che i suoi studi finora spiegano solo la mancanza di empatia generalizzata, non la mancanza di empatia verso alcune persone e non altre; tipico caso sono stati i nazisti che massacravano gli ebrei e si prendevano cura dei propri familiari, ed oggi molti omofobi sono un esempio altrettanto tipico di mancanza di empatia verso un gruppo di persone.</div><div><br /></div><div>Questo problema attualmente è affrontato meglio dalla psicologia sociale che dalle neuroscienze - ci vorranno, penso, diversi decenni per capire come un pregiudizio od un'ideologia possano "spegnere" le aree del cervello che fanno parte del "circuito dell'empatia" e trasformare una persona sana ed equilibrata in un genocida od omo-cida.</div><div><br /></div><div>Ciao, RL</div></div>S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-73500466650618935842011-05-29T18:29:00.000+02:002011-10-24T21:42:23.719+02:00L'Io corporeo - 002 - 2011-05-26 - Ascensore<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">Questa volta la Libreria Bocù ci ha solo chiesto di rappresentare una nostra fantasia; come suggerimenti ci sono stati proposti:<br /><br /><ul style="text-align: left;"><li>l'"effetto cuckold", ovvero il picco di desiderio sessuale che colpisce un maschio quando scopre di essere stato tradito;</li><li>quello che può succedere quando due persone si trovano dentro un ascensore bloccato.</li></ul><div>Stavolta non sono riuscito a far ridere - questo è il mio svolgimento:</div><div><br /></div><div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Era andato tutto bene: il marito di Edna aveva problemi di erezione, che però sparivano quando l’amica Ester la eccitava; dopo una nottata in cui, a dire il vero, Giorgio aveva penetrato Edna prima che arrivasse Ester, ma in cui le due amiche avevano comunque deciso di aiutarsi a vicenda, dando a Giorgio altre due possibilità di godere con la moglie, Edna volle accompagnare Ester alla macchina, prendendo l’ascensore con lei.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Ancora un po’ stordite dal troppo sesso, non badarono al cartello che avvertiva che tra le due e le cinque del mattino l’ascensore sarebbe stato bloccato per la sostituzione della centralina di controllo, e si trovarono chiuse dentro; la centralina da sostituire comandava anche l’allarme, ed il marito di Edna aveva spento il cellulare per godersi il meritato riposo; Ester avrebbe voluto chiamare i pompieri col cellulare, ma Edna la fermò.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Ester, è l’unico momento che è solo per noi due. Godiamocelo!”<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Io sono stanca, Edna. Credevo che io e Giorgio ti avessimo soddisfatto abbastanza!”<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Edna abbracciò Ester e le disse: “Davvero lo fai solo perché te l’ho chiesto?”<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Ester le carezzò la guancia, appoggiò la testa di lei sulla propria spalla e le rispose: “Ad un’altra amica avrei risposto di no”.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Edna la baciò sulle labbra, la bocca di Ester si schiuse e per la prima volta si baciarono senza testimoni.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Ester aprì la camicia e disse: “Da sempre voglio offrirti il mio seno.”<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Da sempre voglio poter offrire il mio solo a te, e non un capezzolo a te ed uno a Giorgio,” rispose Edna.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Con la bocca esplorarono i loro corpi, e con la lingua li portarono al piacere.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Quando ebbero terminato e si rivestirono, Ester chiese ad Edna: “Me lo apri tu il negozio stamattina? Sono disfatta.”<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Fino alle 11 posso stare al banco,” rispose Edna, “Poi devo pranzare con Giorgio – che magari vorrà un antipasto che dissipa calorie.”<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Non potrò aiutarti, ma ti penserò molto. Pensarti mi tiene sveglia, e mia figlia si chiede come mai ora bevo meno caffè.”<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Ti amo tanto,” disse Edna.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p> </o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">“Anch’io,” rispose Ester, “convinci tuo marito a farlo ancora dopodomani.”<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div></div></div>S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-63022469870012499942011-05-10T19:52:00.000+02:002011-10-24T21:42:23.686+02:00Storiella 00001 - Da swinger a vedovo<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><br />Ogni tanto mi capita di scrivere storielle a sfondo talvolta erotico, talvolta autobiografico. Ecco la prima.<br /><br /><br /><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">(quote)</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">[Nell'ufficio di Livia, direttrice del club "Tantra", entra Gaio]</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: Ciao, Gaio. Ti ho fatto le condoglianze per tua moglie?</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: Sì, eri al funerale. Perché me lo chiedi?</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: Perché negli ultimi tempi dormo poco e mi ricordo ancor meno. Scusami.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: Non dirlo a me. Ho un serio problema.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: Parla. In che posso aiutarti?</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: Devo lasciare il club.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: Perché? Non c'è motivo.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: Si accettano solo coppie qui.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: Sì, ma se un socio rimane solo ha tre mesi per riaccoppiarsi se l'ex è ancora viva, un anno se l'ex è passata a miglior vita. E forse tra noi troverai una nuova partner.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: Sinceramente, non faccio che pensare a Giulia. Nessuna può sostituirla.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: Lo so, era una mia cara amica, ed anch'io la rimpiango. Ma ... non era nato un legame tra te, Giulia e Greta?</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: Fa parte del problema, non della soluzione.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: Spiegati meglio.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: Ti ricordi quando ci siamo iscritti io e Giulia?</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: Due anni fa. Eravate davvero una bella coppia.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: Ecco, ad onta del nome io sono etero, mentre mia moglie si era scoperta bisex. Non ho mai voluto farle mancare nulla, e quando me lo ha confidato, ho pensato che fosse meglio "scortarla" nei suoi incontri con altre donne anziché rischiare che lei si facesse male.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: Ed a quanto sembra, sei uno dei pochi che non pretende di partecipare agli incontri della moglie con le sue amanti.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: Mi sono reso conto che sarei stato di troppo, e che un "trio" va bene solo in musica, non nell'alcova.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: Mi è parso che voi due aveste trovato una certa felicità nel nostro club.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: E' vero; Giulia si sentiva ringiovanita ed anch'io brillavo di luce riflessa. Forse la complicità che si era creata a causa di questi incontri ci rendeva più uniti. Ci siamo messi a parlare di cose che non avremmo mai saputo di doverci dire, e ci eravamo giurati, se non amore eterno, eterno affetto.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: Perché "affetto eterno" anziché "amore eterno"?</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: So che un uomo non può battere una donna in queste cose, e temevo che mia moglie mi avrebbe lasciato per un'altra donna. Non è accaduto, ma forse perché non ne ha avuto il tempo.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: E Greta? Sembrava che voi foste un trio affiatatissimo, almeno fuori dall'alcova.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: Entrambi l'amavamo, ma in modo diverso - o meglio, per tutti e due era la figlia che non avevamo mai avuto; ma mentre Giulia era libera anche di innamorarsene e di amarla in modo focoso, io recitavo il ruolo del padre che permette a madre e figlia di amarsi, e che verso la figlia prova solo affetto.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: Avevate vissuto insieme tutti e tre, mi pare.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: Era una convivenza un po' strana: avevamo due stanze, una con un letto matrimoniale, una con un lettino. Avevamo concordato che Giulia dormisse sempre nel letto matrimoniale, e che io e Greta trascorressimo una notte ciascuno con lei - l'altro dormiva nell'altra stanza.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: E funzionava?</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: Mia moglie urlava tutte le notti - con me e con Greta. Ho anche avuto l'idea di registrare le sue urla per stimare chi la faceva godere di più, e la registrazione è uno dei suoi cari ricordi.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: Non è permesso fare queste cose. Non lo dire ad un'altra persona.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: Certo. Ma secondo te, quando passeggio con l'auricolare per il corso, che cosa sto ascoltando?</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: Nessuno - uomo o donna - mi ha mai fatto questo omaggio. Giulia è molto fortunata.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: Greta era affettuosa anche con me, forse per gratitudine, forse anche lei per sovrabbondanza di amore: Giulia la rendeva felice, e voleva rendere felice chi Giulia amava. Allo stesso modo volevo che anche Greta fosse felice.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: Perché non ti fai accompagnare da Greta al club? Forse così superate prima entrambi il dolore per la morte di Giulia.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: L'errore che abbiamo fatto è stato quello di tentare di superarlo in privato.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: Siete già andati a letto?</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: Non abbiamo fatto un grande affare. Eravamo soli, e la sera del funerale Greta non se la sentiva di andare a dormire altrove. Oltretutto, lei era partner di Giulia come lo ero io. Siamo andati a dormire nel lettone di Giulia per sentire ancora il suo odore ed il suo calore - e ad un certo punto ci siamo abbracciati, baciati, penetrati.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: E poi?</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: Greta è molto bella, ma in quel momento io pensavo: "Non è Giulia!"; e credo che anche lei abbia pensato la stessa cosa. Siamo venuti, ma è stato un godimento puramente genitale. Dopo ci siamo sentiti complici di un tradimento - come se avessimo ucciso Giulia per la seconda volta.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: Per fortuna che Giulia è morta di folgorazione lontano da casa e da voi, sennò ti prenderei sul serio.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: In ogni caso, da quel momento in poi non ci siamo più sopportati. Il mattino dopo ho riportato Greta nella stanza del pensionato universitario in cui viveva prima di trasferirsi da noi. Non so se lei vorrà riprendere a frequentare il club - non glielo impedisco.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: Però non vuoi riappacificarti con lei.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: Ogni volta che la incontro penso a Giulia che la accarezzava e baciava; è capitato che noi tre si andasse a passeggio insieme, e se io cammino accanto a lei mi ricordo questi momenti. Se devo rassegnarmi alla morte di Giulia, devo smettere di incontrare Greta.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Livia: Capisco. Senti, perché non vi mettete d'accordo per frequentare il club in ore diverse o giorni diversi? Noi stiamo sviluppando delle serate a tema, separando gli etero dalle lesbiche e dai gay. Entrambi vi rifarete una vita senza essere ossessionati dai ricordi.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Gaio: Ci penserò. Ciao. Ora vado in biblioteca a restituire i libri che aveva preso in prestito Giulia. Di nuovo ciao.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">(unquote)</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div></div>S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-19366391894764472622011-04-22T19:22:00.000+02:002011-10-24T21:42:23.550+02:00L'Io corporeo - 001 - 2011-04-21 - Punizioni<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><br /><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">La <a href="http://www.boculibreria.com/">Libreria Bocù</a> di Verona organizza ogni mese degli incontri dedicati alla letteratura erotica, in cui si commenta un libro erotico già pubblicato, e si invitano i partecipanti a svolgere un "tema" con la forma d'arte a loro più congeniale (poesia, narrativa, fotografia, pittura).</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Ieri sera, 21 Aprile 2011, è stato proposto questo tema:</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><blockquote><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Lucida Console';">"Le punizioni dovrebbero avvenire per cause futili e sciocche ed essere comminate dall'uomo sulla donna che egli ama con sguardo enfaticamente burbero, che la donna fingerà di prendere sul serio, naturalmente, e mano leggera. Una sculacciata può essere molto divertente e anche straordinariamente eccitante, data e ricevuta con queste premesse."</span></blockquote><blockquote><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Lucida Console';">Lady Henriette P. Montague (1786)</span></blockquote><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">E così lo svolsi:</span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Lucida Console';">Scena 1</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">[In salotto Enrica ed Elisa prendono il thé. Il marito di Elisa urla da un'altra stanza]</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Giovanni: Maledetta sgualdrina! Sarai la mia rovina!</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Enrica: Ma come si permette?</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Elisa: Sta' tranquilla, ha di nuovo il male da F24.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Enrica: Il modulo per pagare le tasse via web?</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Elisa: Esatto.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Enrica: Mia nonna diceva che una vera signora si concede al marito solo dopo aver pagato le tasse.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Elisa: Sì, ma tua nonna viveva in Svizzera, dove le tasse sono poche e si pagano di rado!</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Enrica: In Italia, invece ...</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Elisa: ... Si pagano le tasse cinque giorni su sette!</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Enrica: Ho capito! Meglio che vi lasci soli. Certo che è un bel dovere il tuo!</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Scena 2</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Giovanni: Sei qui, disgraziata!</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Elisa: Tesoro, che ti succede? Non ho mica comprato una pelliccia nuova!</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Giovanni: Hai pagato le tasse 59 secondi prima della scadenza! E' un insulto a chi lavora e si affatica!</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Elisa: Tesoro, hai quello che vuoi in grande abbondanza. Di che ti preoccupi?</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Giovanni: Di questo passo per le sigarette dovrò chiedere l'elemosina, e per il cibo dovrai far marchette!</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Elisa: Rischiamo veramente questo, tesoro mio?</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Giovanni: E' più facile che il successore di Obama si chiami Hitler, a dire il vero, ma non si sa mai!</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Elisa: Puoi allora prepararmi a quest'eventualità, tesoro?</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Giovanni: Vuoi che ti insegni a far marchette?</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Elisa: Hai detto che non si sa mai.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Giovanni: L'ho detto che sei una sgualdrina! Ma io non ti insegno da cliente! T'insegno da pappone!</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Elisa: Sì, riversa su di me il tuo sapere! Insegnami a valorizzare la mia merce, imprenditore di successo!</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Giovanni: Vieni qui che ti strappo tutti i vestiti! Una vera troia non ha bisogno di abiti sontuosi!</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Elisa: Tesoro, basta tirare il filo che sporge dal bottone tra le tette e saltano tutte le cuciture.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Giovanni: E' vero. Com'è possibile?</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Elisa: Tesoro, la sarta che mi fa i vestiti su misura la pagherò per qualcosa.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Giovanni: Ma io devo farmi rispettare da te! Inginocchiati e leccami i piedi!</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Elisa: Solo i piedi, tesoruccio?</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Giovanni: Ti faccio leccare qualcosa che ti piace? Obbedisci, schiava, al tuo signore e padrone!</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Elisa: Con vero piacere!</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Giovanni: Che stai facendo?</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Elisa: Sto infilando il preservativo all'alluce. Con un cliente, non si sa mai.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Giovanni: Toglilo, prima che mi venga la tentazione di infilarne uno sulla tua testa!</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"> Elisa: Affare fatto! Io ti succhio l'alluce, tu lo chignon!</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">[Penso che sia meglio terminare qui il racconto. Come vedete, io e le punizioni non andiamo d'accordo :-)]</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br /></span></div></div>S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-17478663425647969572011-03-10T22:59:00.000+01:002011-10-24T21:42:23.543+02:00Errore di metodo, errori di merito<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">Mi spiace fare il pedante, ma qualche volta serve.<br /><br />Sto leggendo, con mostruoso ritardo, questo libro:<br /><ul style="text-align: left;"><li><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: verdana, arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px;"><a href="http://www.raffaellocortina.it/catalogo_scheda.asp?idlibro=468"><strong style="font-style: normal; font-weight: bold;">Psicologia e politica / a cura di Paolo Legrenzi e Vittorio Girotto </strong>- Milano : R. Cortina, 1996 - IX, 331 p. ; 21 cm. - Collana di psicologia ; 39</a></span></li></ul><div><span class="Apple-style-span" style="font-family: verdana, arial, helvetica, sans-serif; font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse;"><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: separate; font-family: 'Times New Roman'; font-size: small;">che è una raccolta di articoli di discreto interesse; uno mi ha un po' indispettito, in quanto laureato in psicologia generale ed ex-studente di giurisprudenza.</span></span></span><br /><span class="Apple-style-span" style="font-family: verdana, arial, helvetica, sans-serif; font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse;"><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: separate; font-family: 'Times New Roman'; font-size: small;"><br /></span></span></span><br /><span class="Apple-style-span" style="font-family: verdana, arial, helvetica, sans-serif; font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse;"><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: separate; font-family: 'Times New Roman'; font-size: small;">L'articolo è il capitolo 5 del libro, </span></span></span><br /><br /><ul style="text-align: left;"><li>Contratti e minacce: analisi cognitiva di un caso di corruzione politica / Paolo Legrenzi</li></ul><br />in cui l'autore, dopo un'interessante analisi del caso Enimont, che nei primi anni '90 aveva riempito le pagine dei giornali, tenta un'analisi dei contratti della forma "Se tu fai X, io faccio Y", che vuol dimostrare che, se noi riusciamo a capire e ad usare questo tipo di contratti, è perché seguono una "struttura profonda" simile a quella che Noam Chomsky postulava per le grammatiche delle varie lingue parlate - che anche i bambini sono in grado di usare per comprendere se una frase è corretta, od un contratto è plausibile o meno.<br /><span class="Apple-style-span" style="font-family: verdana, arial, helvetica, sans-serif; font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse;"><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: separate; font-family: 'Times New Roman'; font-size: small;"><br /></span></span></span><br />L'analisi non manca di interesse, ma ci sono due errori, o meglio: un errore di metodo porta poi a degli errori di merito.<br /><br />L'errore di metodo è questo: se è vero che i contratti esistono dai primordi dell'umanità, è anche vero che la loro struttura è studiata da 20-30 secoli dalla giurisprudenza; se uno psicologo od un gruppo di psicologi vogliono proporre un nuovo approccio al problema, è certamente assai raccomandabile che interpellino un giurista per capire se l'approccio è tanto promettente come sperano.<br /><br />Se lo avessero fatto, il giurista avrebbe spiegato loro che la loro analisi non era universale come speravano, nemmeno dallo stretto punto di vista giuridico, e quindi non poteva individuare nulla di universale nemmeno a livello psicologico.<br /><br />Provo a spiegarmi meglio. I contratti della forma "Se tu fai X, io faccio Y" esistono, vengono chiamati in giurisprudenza "contratti bilaterali", e sono effettivamente la maggior parte dei contratti che usiamo nella vita quotidiana e nel mondo del commercio.<br /><br />Ma non sono gli unici contratti conosciuti dalla dottrina, o meglio, qui nasce una divaricazione tra il diritto romanistico (quello di paesi come Italia, Francia, Germania, ecc.) e quello dei paesi di diritto anglosassone (come Inghilterra, USA, Israele, ecc.).<br /><br />Infatti, il diritto romanistico conosce anche i "contratti unilaterali", in cui ci sono due contraenti, ma solo una persona è tenuta a fare qualcosa; un esempio banale è il contratto di deposito, che nel caso più semplice è a titolo gratuito: poiché in questo caso il depositante non paga il depositario perché questi custodisca il bene, l'unica persona che deve fare qualcosa è il depositario, che deve conservare il bene e restituirlo quando convenuto. Se il depositante si tira indietro e non consegna il bene al depositario, questi non può lamentarsi e non può ricorrere al giudice, anzi, ha un'obbligazione in meno!<br /><br />Quindi, per un romanista, l'analisi proposta da Legrenzi e dai suoi coautori è incompleta; un giurista anglosassone non se ne lamenterebbe, perché nel diritto anglosassone il deposito ed altre figure giuridiche affini non sono classificate come "contracts" ma come "bailments". Questa è la divaricazione di cui parlavo: nel diritto anglosassone solo i "contratti bilaterali" hanno l'onore di essere chiamati "contracts".<br /><br />Inoltre, la classificazione di Legrenzi confronta la prestazione ("Se tu fai X") con la controprestazione ("Io faccio Y"); è una classificazione valida per un giurista anglosassone, per il quale un "contract" può essere annullato per "lack of consideration = mancanza di corrispettivo", ovvero quando alla prestazione non corrisponde una controprestazione adeguata - è più problematica per un romanista.<br /><br />E' vero, anche nel diritto romanistico un contratto può essere annullato per "lesione", (Codice Civile Art. 1448) ovvero perché tra il valore di prestazione e controprestazione c'è un divario di oltre la metà, il contraente "leso" ha acconsentito ad un contratto tanto svantaggioso perché in stato di bisogno, e la controparte lo sapeva e ne ha approfittato; però più importante ancora per il romanista è la causa del contratto, più che l'equivalenza delle prestazioni.<br /><br />La causa è l'interesse che la legge intende tutelare consentendo e facendo rispettare un certo tipo di contratto; se un contratto ha una causa che la legge non approva, esso è nullo. Legrenzi non prende in considerazione la causa, e la sua analisi ha scarso valore nel diritto romanistico.<br /><br />Non c'è niente di universale nell'analisi di Legrenzi: il grande giurista inglese del 19° secolo Maitland diceva che il diritto romano è la lingua franca della comunicazione giuridica, e forse sarebbe stato meglio partire con un'analisi dei contratti secondo il diritto romanistico, non secondo il diritto anglosassone, anche se l'articolo originale era stato pubblicato su una rivista americana.<br /><br />I safari in discipline diverse dalla propria sono leciti ed in certa misura benvenuti, ma è meglio farsi accompagnare da una guida indigena, per non mettersi nei guai :-)<br /><br /></div></div>S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-72917534988089480822011-02-02T17:57:00.000+01:002011-10-24T21:42:23.712+02:00Il peggior incubo per Israele<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><br />Di tutti i governi, il più preoccupato per la situazione egiziana è quello israeliano, in quanto teme che il successore di Mubarak denunci il trattato di pace con Israele; la preoccupazione è tale che paradossalmente un paese democratico (sarebbe meglio dire “etnocratico”) preferisce avere a che fare con una dittatura che con un’altra democrazia.<br /><br />Si potrebbe scrivere un apologo: Israele è come un giovanotto (od una giovinetta) che ha la fortuna di essere assunto da una grande azienda, con un buono stipendio ed a tempo indeterminato.<br /><br />Il primo consiglio che gli danno sia i genitori che gli analisti finanziari è quello di accendere un mutuo per comprarsi la prima casa: non solo per approfittare degli sgravi fiscali, ma anche perché dal momento del rogito ha la sicurezza di non essere sfrattato finché paga le rate del mutuo, e quando sarà vecchio la pensione la potrà usare tutta per vivere anziché spenderne tre quarti per l’affitto.<br /><br />Ma il giovanotto/giovinetta ribatte: “Ma in affitto posso prendere una casa più grande di quella che mi potrei permettere con un mutuo!” e rifiuta il consiglio.<br /><br />Trent’anni dopo l’azienda in cui lavora entra in grave crisi, ed il sindacato propone un contratto di solidarietà: anziché licenziare il 15% dei dipendenti, orario di lavoro e salario vengono ridotti a tutti del 15%.<br /><br />Il giovanotto/giovinetta si trova ora a mal partito: se avesse ascoltato i buoni consigli, il mutuo avrebbe già finito di pagarlo, ed una diminuzione del reddito del 15%, pur molto spiacevole, sarebbe riuscito a sopportarla; ma un affitto è un’altra cosa, e per lui l’unica possibilità di cavarsela è sabotare le trattative per il contratto di solidarietà – contando sul fatto che non sarà comunque tra il 15% dei licenziati.<br /><br />Dopo gli accordi di Camp David con l’Egitto, Israele ha avuto diverse ottime occasioni di fare la pace con i palestinesi ed i siriani, e questa lo avrebbe messo nella condizione di chi compra la casa con un mutuo ipotecario: finché paga il prezzo pattuito, non c’è modo di cacciarlo, e questo prezzo non lo si paga mica in eterno!<br /><br />Ma nel breve termine i prezzi politici della pace superano i proventi, e chi non pensa al futuro preferisce l’occupazione cronica con delle bouffées belliche.<br /><br />Se si fosse fatta la pace con palestinesi e siriani, il rischio che in Egitto ora vadano al potere persone irrimediabilmente ostili ad Israele sarebbe stato molto ridotto, ed in ogni caso quest’eventualità la si sarebbe potuta affrontare con molta più tranquillità.<br /><br />Ma l’imprevidenza d’Israele rende il suo governo il paradossale ultimo sostenitore di Mubarak e della sua autocrazia – e rischia di creare un baratro incolmabile con il mondo arabo.<br /><br />Infatti, finché erano solo i palestinesi a pagare il fio della politica israeliana, un tunisino, un egiziano, un giordano, uno yemenita, un marocchino, eccetera, potevano anche disinteressarsene; ma quando questi vede un grande paese che si vanta (con buone ragioni) di essere democratico, e che ha sempre rinfacciato ai suoi vicini (con ottime ragioni) di essere delle dittature, scommettere contro la sua libertà e la sua possibilità di vivere in un paese democratico, allora è costretto a considerarlo un suo pericoloso nemico.<br /><br />Oltretutto, molti mussulmani non hanno certo dimenticato che la Savak, la famigerata polizia segreta dello scià di Persia, era stata fondata su suggerimento britannico, ma era addestrata dal Mossad israeliano e dalla CIA americana. Credo che non sia il caso di ripetere l'errore di un tempo - Obama se ne è già reso conto.<br /><br /><br /><br />Dichiarazione di conflitto d'interessi: ho acquistato un appartamento per le vacanze ad Hurghada, Egitto, e questo mi pone in una situazione non dissimile da quella d’Israele, visto che devo sperare che il prossimo governo egiziano non sia composto da estremisti pronti a confiscare i beni degli stranieri.<br /><br />Questo però non mi ha mai impedito di ammettere che quella di Mubarak è una dittatura, rea di gravi violazioni dei diritti umani, e di parteggiare per chi vuole la democrazia in Egitto – del resto, in una dittatura non ci vuol molto a trovare un pretesto per confiscare i beni immobili di uno straniero che dice quello che pensa, e quindi non è che parteggiare per Mubarak mi metta al sicuro.<br /><br />Penso di aver gestito il mio conflitto d’interessi meglio di Netanyahu.<br /><br /></div>S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3672396627123585785.post-83836067670114558342010-12-20T01:03:00.000+01:002011-10-24T21:42:23.733+02:00Buddismo Soka Gakkai ed omosessualità<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><div><span class="Apple-style-span" style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 16px;"></span><br /><div class="post-body entry-content" style="position: relative; width: 320px;"><div><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;"><b>Attenzione! Sono state segnalate alcune inesattezze in questo post, che dovrà perciò essere radicalmente riveduto.</b></span></span><br /><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; line-height: 18px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span><br /><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; line-height: 18px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ringrazio per il grande aiuto nel reperimento delle fonti e nella redazione dell'articolo il mio amico Mauro Mugliari di Bolzano.</span></span><br /><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4; margin-bottom: 12pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /><span class="apple-style-span">Il buddismo non è una religione teista, in quanto non presume che esista un Essere supremo che abbia creato il mondo ed esiga dalle persone un comportamento conforme ad un testo da Lui rivelato.</span><br /><br /><span class="apple-style-span">Il buddismo si propone soprattutto come una filosofia che aiuti le persone a liberarsi dalla sofferenza subita ed inflitta, sofferenza che si perpetua oltre la morte in quanto le persone che non la superano si reincarnano; rispetto ad una semplice filosofia, però, il buddismo ha una tensione verso l'assoluto che permette di ritenerlo una religione.</span></span></span><span style="color: navy;"><span style="color: navy;"><o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">Non intendo dare una sintesi della</span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: navy;"><span style="color: navy;"> </span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo"><span style="color: #bba021;" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo"><span title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo"><span style="color: #bba021; text-decoration: none;">dottrina buddist</span></span></span><span style="color: #bba021;"><span style="color: #bba021; text-decoration: none;">a</span></span></a></span> - un'ottima e sintetica introduzione si può trovare qui:</span></span></span><br /><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><a href="http://www.bol.it/libri/Buddhismo/Damien-Keown/ea978880620399/" title="blocked::http://www.bol.it/libri/Buddhismo/Damien-Keown/ea978880620399/"><strong><b><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://www.bol.it/libri/Buddhismo/Damien-Keown/ea978880620399/"><span title="blocked::http://www.bol.it/libri/Buddhismo/Damien-Keown/ea978880620399/"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">Buddhismo / Damien Keown ; edizione italiana a cura di Mario Maglietti </span></span></span></b></strong><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://www.bol.it/libri/Buddhismo/Damien-Keown/ea978880620399/"><span title="blocked::http://www.bol.it/libri/Buddhismo/Damien-Keown/ea978880620399/"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">- Torino : Einaudi, 2010 - 147 p. : ill. ; 20 cm - Piccola biblioteca Einaudi. Nuova serie ; 49</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">6</span></span></a></span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /><span class="apple-style-span">E chi vuole approfondire la corrente buddista di cui sto parlando può leggere i testi pubblicati da <a href="http://www.esperiaedizioni.it/" title="blocked::http://www.esperiaedizioni.it/"><span style="color: #bba021;" title="blocked::http://www.esperiaedizioni.it/"><span title="blocked::http://www.esperiaedizioni.it/"><span style="color: #bba021; text-decoration: none;">Esperia Edizion</span></span></span><span style="color: #bba021;"><span style="color: #bba021; text-decoration: none;">i</span></span></a></span>, la casa editrice dell'<a href="http://www.sgi-italia.org/" title="blocked::http://www.sgi-italia.org/"><span style="color: #bba021;" title="blocked::http://www.sgi-italia.org/"><span title="blocked::http://www.sgi-italia.org/"><span style="color: #bba021; text-decoration: none;">Istituto Buddista Italiano Soka Gakka</span></span></span><span style="color: #bba021;"><span style="color: #bba021; text-decoration: none;">i</span></span></a></span>; perciò voglio solo accennare ai punti più importanti per il nostro discorso</span><span class="Apple-style-span" style="color: #666666;"><span class="apple-style-span">, dopo aver precisato che il buddismo ha una molteplicità di scuole, ma che ogni scuola <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo_Mahayana" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo_Mahayana">mahayana</a> ritiene se stessa e le altre degli “<a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Upaya-kaushalya" title="blocked::http://en.wikipedia.org/wiki/Upaya-kaushalya">Upaya = mezzi adatti</a>” per comunicare un insegnamento che le trascende (“<a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Thusness" title="blocked::http://en.wikipedia.org/wiki/Thusness">Tathata = il vedere le cose come sono</a>”) – la rivalità tra codeste scuole è perciò molto sportiva e non raggiunge gli eccessi delle lotte tra le varie versioni delle religioni abramitiche</span><span class="apple-style-span">.</span><o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4; margin-bottom: 12pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /><span class="apple-style-span">Il desiderio sessuale è uno dei tanti desideri che possono ostacolare l'uomo che cerchi di raggiungere la buddità, desideri che sono istigati dal "demone del sesto cielo", dal nome sanscrito di Mara = Morte, e per molti versi equivalente al Maligno evangelico.</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span></span></span><br /><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">Il principio a cui dovrebbero ispirarsi tutti i buddisti è che si deve essere gentili con gli altri quanto severi con se stessi - perché la gentilezza può conquistare i nemici esterni, ma i nemici interni possono essere domati solo dalla severità (una severità che non deve però degenerare in mortificazione, perché lo stesso Budda sperimentò che l'ascesi estrema non portava all'illuminazione).</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">Perciò la maggior parte delle correnti buddiste prescrive la continenza, e la regola monastica (<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Vinaya_Pi%E1%B9%ADaka" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Vinaya_Piá¹aka"><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Vinaya_Piá¹aka"><span title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Vinaya_Piá¹aka"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">Vinaya Pitaka = Canestro della Disciplin</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">a</span></span></a></span>) esige la completa astinenza per i monaci - fanno però eccezione le scuole buddiste giapponesi.</span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span></span></span><br /><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">Damien Keown, l'autore dell'introduzione citata, avverte che il buddismo giapponese è molto più attento alle esigenze della società di quello degli altri paesi; infatti la scuola</span></span></span><span class="apple-converted-space"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"> </span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo_Tendai" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo_Tendai"><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo_Tendai"><span title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo_Tendai"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">Tenda</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">i</span></span></a></span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: navy;"><span style="color: navy;"> (</span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">versione giapponese della scuola cinese "<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Ti%C4%81nt%C3%A1i" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/TiÄntái"><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/TiÄntái"><span title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/TiÄntái"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">Tianta</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">i</span></span></a></span></span></span><span class="apple-converted-space"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"> </span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">= Terrazze celesti"), importata dal monaco</span></span></span><span class="apple-converted-space"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"> </span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Saich%C5%8D" title="blocked::http://en.wikipedia.org/wiki/SaichÅ"><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://en.wikipedia.org/wiki/SaichÅ"><span title="blocked::http://en.wikipedia.org/wiki/SaichÅ"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">Saicho (767-822</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">)</span></span></a></span>, e da cui derivano le scuole buddiste giapponesi moderne, sostituì la citata regola del "Vinaya Pitaka" con la più breve e leggera regola del "<a href="http://www.worldlingo.com/ma/enwiki/it/Brahmajala_Sutra_(Mahayana)" title="blocked::http://www.worldlingo.com/ma/enwiki/it/Brahmajala_Sutra_(Mahayana)"><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://www.worldlingo.com/ma/enwiki/it/Brahmajala_Sutra_(Mahayana)"><span title="blocked::http://www.worldlingo.com/ma/enwiki/it/Brahmajala_Sutra_(Mahayana)"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">Brahmajalasutra = Sutra della Rete di Brahm</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">a</span></span></a></span></span><span style="color: #666666;">", che non impone il celibato.</span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span></span></span><br /><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">Ciò aprì la strada a maestri come <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Shinran" title="blocked::http://en.wikipedia.org/wiki/Shinran"><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://en.wikipedia.org/wiki/Shinran"><span title="blocked::http://en.wikipedia.org/wiki/Shinran"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">Shinran (1173-1263</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">)</span></span></a></span>, il fondatore giapponese del "<a href="http://en.wikipedia.org/wiki/J%C5%8Ddo_Shinsh%C5%AB">Jodo Shinshu = La vera scuola della Terra Pura</a>"</span></span><span class="Apple-style-span" style="color: #666666;">, la più diffusa nel Giappone contemporaneo, che prescrisse anche ai monaci di sposarsi, e diede anche l'esempio, impalmando una monaca e facendo sei figli con lei!</span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span></span></span><br /><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">La <a href="http://www.sgi.org/" title="blocked::http://www.sgi.org/"><span style="color: #bba021;" title="blocked::http://www.sgi.org/"><span title="blocked::http://www.sgi.org/"><span style="color: #bba021; text-decoration: none;">Soka Gakka</span></span></span><span style="color: #bba021;"><span style="color: #bba021; text-decoration: none;">i</span></span></a></span> ha un altro fondatore</span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: navy;"><span style="color: navy;">, </span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Nichiren" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Nichiren"><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Nichiren"><span title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Nichiren"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">Nichiren Daishonin (1222-1282</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">)</span></span></a></span>, che parte da questo presupposto: non sono negativi i desideri in sé, ma la brama di dominio che il più delle volte li accompagna.</span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /><span class="apple-style-span">Il "demone del sesto cielo" infatti adesca le sue vittime promettendo il potere, più che il piacere. Il piacere è lecito se non schiavizza chi lo cerca (e questo lo si evita mantenendo l'autoconsapevolezza), e se lo si cerca in modo altruistico - ovvero cercando di dar piacere agli altri e ricevendone solo per soprammercato.</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">Dei tanti esempi, quello che mi piace di più è quello dell'eleganza: se l'eleganza soddisfa solo la propria vanità, è considerata negativa; se manifesta invece rispetto per il prossimo (perché si cerca di mostrargli il proprio aspetto migliore), è positiva.</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4;"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666; font-family: Verdana, sans-serif;"><br /><span class="apple-style-span">Nel buddismo Soka Gakkai si riconosce inoltre che i desideri sono un potente motore dell'evoluzione spirituale, se li si sa gestire; come disse il suo fondatore:</span></span></span></div><blockquote><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">«Questo è l'insegnamento più importante. È l'insegnamento che 'i desideri terreni sono Illuminazione' [= Bonno soku bodai] e 'le sofferenze di vita e morte sono Nirvana' ... Le sofferenze diventano Nirvana quando si comprende che l'entità della vita umana non viene né generata né distrutta nel suo ciclo di nascita e di morte.»</span></blockquote><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">La scuola Tiantai = Tendai ha una particolare venerazione per il</span></span></span><span class="apple-converted-space"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"> </span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Sutra_del_Loto" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Sutra_del_Loto"><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Sutra_del_Loto"><span title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Sutra_del_Loto"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">Sutra del Lot</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">o</span></span></a></span>, e la Soka Gakkai che ne discende pone il fulcro della sua pratica nella recitazione del mantra "<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Nam_myoho_renge_kyo" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Nam_myoho_renge_kyo"><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Nam_myoho_renge_kyo"><span title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Nam_myoho_renge_kyo"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">Nam myoho renge ky</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">o</span></span></a></span></span><span style="color: #666666;"> = Dedico la mia vita alla Legge Mistica del Sutra del Loto", e secondo Nichiren, pronunciare quella formula durante il rapporto sessuale ha il potere di trasformarlo in una preziosa esperienza spirituale.</span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">Qualche lettore avrà notato che i</span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: navy;"><span style="color: navy;">l </span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo_Nichiren" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo_Nichiren"><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo_Nichiren"><span title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo_Nichiren"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">buddismo di Nichire</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">n</span></span></a></span> somiglia a</span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: navy;"><span style="color: navy;">l </span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo_tantrico" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo_tantrico"><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo_tantrico"><span title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo_tantrico"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">buddismo tantrico (Vajrayana</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">)</span></span></a></span>, praticato soprattutto in Tibet (ma anche in Giappone, dalla scuola</span></span><span class="apple-converted-space"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"> </span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Shingon" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Shingon"><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Shingon"><span title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Shingon"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">Shingo</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">n</span></span></a></span>); più che somiglianza, si dovrebbe parlare d'influenza, in quanto questa forma di buddismo avrebbe dato il suo contributo alla scuola Tiantai = Tendai, e lo stesso Saicho, che portò questa scuola in Giappone, aveva studiato con impegno in Cina i testi tantrici.</span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span></span></span><br /><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">Che io sappia, però, i discepoli di Nichiren (non è solo la Soka Gakkai a rivendicare la sua eredità spirituale) non hanno mai sviluppato il possente immaginario erotico del buddismo (e soprattutto dell'induismo) tantrico, immaginario da interpretarsi soprattutto in modo allegoric</span>o</span></span><span class="Apple-style-span" style="color: #666666;"><span class="apple-style-span"> (per esempio, il fallo rappresenta gli “upaya = mezzi acconci” con cui il maestro introduce il “<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Dharma" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Dharma">dharma = legge</a>” nella mente del desideroso e consenziente discepolo - analogamente,</span><span class="apple-style-span"> ebrei e cristiani interpretano </span><span class="apple-style-span">allegoricamente </span><span class="apple-style-span">i versi espliciti del Cantico dei Cantici); le principali somiglianze stanno nel ritenere che i desideri possano essere d'aiuto e non di ostacolo nell'evoluzione spirituale, nella presenza di riti "esoterici" (cioè da rivelare solo agli allievi che il maestro ritiene maturi), e nella fede nel potere dei mantra, come appunto "Nam myoho renge kyo".</span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span></span></span><br /><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">A questa formula vengono attribuite notevoli proprietà esemplificate da questo aneddoto che ho udito durante una riunione della Soka Gakkai: un uomo si era innamorato di una sua collega sposata. La donna ne era lusingata, ma non gli dava ovviamente alcuna speranza, ed il pover'uomo continuava a recitare il mantra nella speranza che colei che bramava gli dicesse di sì.</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /><span class="apple-style-span">E' poco buddista cercare la propria felicità a spese di quella altrui, ma la situazione si risolse spontaneamente: l'uomo conobbe una collega libera di stato, e si sposarono felicemente. La morale che ne è stata tratta è che non sarebbe servito a nulla rimproverare l'uomo perché pregava con un'intenzione proibita - quel desiderio proibito dava invece alla preghiera tanta efficacia da fargli trovare una soluzione lecita e raccomandabile.</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /><span class="apple-style-span">E' stato fatto anche notare però che l'evoluzione spirituale di una persona deve farle cambiare la natura di ciò che desidera: che un principiante preghi per un lavoro, un partner, od altre soddisfazioni personali è comprensibile; ma se passano gli anni e ciò che lui desidera non cambia, vuol dire che lui non si sta evolvendo.</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4; margin-bottom: 12pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /><span class="apple-style-span">Va precisato che, non postulando il buddismo l'esistenza di un essere supremo (anche se non mancano correnti buddiste che tendono a divinizzare <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Gautama_Buddha" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Gautama_Buddha"><span style="color: #bba021;" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Gautama_Buddha"><span title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Gautama_Buddha"><span style="color: #bba021; text-decoration: none;">Siddharta Gautam</span></span></span><span style="color: #bba021;"><span style="color: #bba021; text-decoration: none;">a</span></span></a></span>, detto "Buddha = l'Illuminato" o "Shakyamuni = Il saggio degli Shakya"), l'efficacia della preghiera va attribuita solo alla sua capacità di mobilitare le risorse interiori di chi le recita.</span><br /><br /><span class="apple-style-span">Infatti, per il Sutra del Loto e tutte le scuole che vi si ispirano (tra cui la Soka Gakkai) la buddità è un attributo dell'intero universo,</span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: navy;"><span style="color: navy;"> e</span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"> nessun essere ne è privo</span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: navy;"><span style="color: navy;">; o</span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">gnuno è perciò invitato a scoprirla in sé, e può riuscirci da solo nella sua vita presente - la principale differenza dalla citata "Jodo Shinshu" è che quest'ultima non solo usa un diverso mantra ("<a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Nembutsu" title="blocked::http://en.wikipedia.org/wiki/Nembutsu"><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://en.wikipedia.org/wiki/Nembutsu"><span title="blocked::http://en.wikipedia.org/wiki/Nembutsu"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">Namu Amida Buts</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">u</span></span></a></span>"), ma affida i suoi fedeli al</span></span><span class="apple-converted-space"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"> </span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Amitabha" title="blocked::http://en.wikipedia.org/wiki/Amitabha"><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://en.wikipedia.org/wiki/Amitabha"><span title="blocked::http://en.wikipedia.org/wiki/Amitabha"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">Buddha Amitabh</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">a</span></span></a></span> (in giapponese "Amida"), perché </span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;">senza il suo aiuto</span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"> non raggiungerebbero<span style="color: #666666;"> l'illuminazione.</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4; margin-bottom: 12pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">Per completare il quadro generale della concezione della sessualità secondo il buddismo Soka Gakkai, va detto che esso prescrive che essa sia vissuta nel quadro di un rapporto di coppia, assolutamente alieno da ogni costrizione: nessuno deve essere costretto a fare alcunché.</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /><br /><span class="apple-style-span">Per quanto riguarda l'omosessualità, non viene trattata diversamente dall'eterosessualità, ed esistono anche in Italia i gruppi "<a href="http://www.facebook.com/arcobalena.soka.gakkai?sk=info" title="blocked::http://www.facebook.com/arcobalena.soka.gakkai?sk=info"><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://www.facebook.com/arcobalena.soka.gakkai?sk=info"><span title="blocked::http://www.facebook.com/arcobalena.soka.gakkai?sk=info"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">Arcobalen</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">a</span></span></a></span>", in cui si ritrovano i buddisti Soka Gakkai LGBT, ed anche i non buddisti sono bene accolti.</span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">E' stato fatto notare che nei paesi a maggioranza buddista le leggi contro l'omosessualità sono state sempre frutto dell'influenza europea, non conseguenza della religione buddista, anche se non sono mancate puntate eterosessiste di alcuni esponenti.</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /><span class="apple-style-span">Il più famoso è stato l'attuale Dalai Lama, il quale partendo dalla "naturalistica" constatazione che i genitali maschili e femminili sono fatti per completarsi e generare, condannò il sesso che non fosse la peniena [mi piacerebbe dire "penosa", ma non posso denigrare il mio sesso più di tanto] penetrazione vaginale - ma cercò poi di salvarsi in calcio d'angolo affermando che le relazioni omosessuali possono giovare a chi ne è membro ed alla società, senza però ritrattare la condanna del sesso non procreativo.</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /><span class="apple-style-span">Come ho già scritto in altra occasione, il buddismo in Cina si è adeguato al dovere confuciano di riprodurre la specie e perpetuare la famiglia, per cui più che l'omosessualità, si consente la bisessualità, in quanto lascia aperta la possibilità di riprodursi.</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4; margin-bottom: 12pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /><span class="apple-style-span">Un esempio della dialettica tra buddismo e morale comune in Cina si trova nel romanzo erotico:</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><a href="http://www.bol.it/libri/tappeto-da-preghiera-di-carne/Li-Yu/ea978884524575/" title="blocked::http://www.bol.it/libri/tappeto-da-preghiera-di-carne/Li-Yu/ea978884524575/"><strong><b><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://www.bol.it/libri/tappeto-da-preghiera-di-carne/Li-Yu/ea978884524575/"><span title="blocked::http://www.bol.it/libri/tappeto-da-preghiera-di-carne/Li-Yu/ea978884524575/"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">Il tappeto da preghiera di carne / Li Yu ; introduzione di Renata Pisu </span></span></span></b></strong><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://www.bol.it/libri/tappeto-da-preghiera-di-carne/Li-Yu/ea978884524575/"><span title="blocked::http://www.bol.it/libri/tappeto-da-preghiera-di-carne/Li-Yu/ea978884524575/"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">- 3. ed - Milano : Bompiani, 1994 - XXVII, 373 p. ; 19 cm. - I grandi tascabili ; 26</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">1</span></span></a></span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /><span class="apple-style-span">La morale comune cinese (d'impronta soprattutto confuciana, anche se Confucio avrebbe disapprovato le azioni del protagonista) fa del protagonista un giovanotto che cerca il successo a tutti i costi (rappresentato dal vincere i tremendi esami per diventare "mandarino") e mentre si prepara fa lo sciupafemmine (per giunta sposato!) che non manca di concedersi avventure gay.</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">Il "risveglio" gli farà però constatare i devastanti effetti delle sue intemperanze, e farà di lui un monaco, che emenderà il proprio</span></span></span><span class="apple-converted-space"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"> </span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Karma" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Karma"><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Karma"><span title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Karma"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">karm</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">a</span></span></a></span></span></span><span class="apple-converted-space"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"> </span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">a prezzo di una grande rinuncia - quella alla propria virilità.</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /><br /><span class="apple-style-span">Il monaco è, come da tradizione non giapponese, casto, ma nel romanzo le avventure gay non vengono riprovate di più delle infedeltà etero del protagonista, o di alcuni giochi erotici assolutamente privi di sentimento, comuni però nella tarda dinastia Ming.</span><br /><br /><span class="apple-style-span">In Giappone la situazione è piuttosto curiosa: nel 1676 il grande letterato Kitamura Kigin (1624-1705) provò a spiegare il buddismo giapponese a dei cristiani dicendo che Budda aveva sconsigliato ai suoi preti l'eterosessualità, consigliando invece l'omosessualità.</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4; margin-bottom: 12pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">La Soka Gakkai non è maggioritaria in Giappone, ma il "Jodo Shi</span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: navy;"><span style="color: navy;">n</span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">shu", la già citata corrente giapponese maggioritaria, non riconosce differenze sostanziali tra eterosessualità ed omosessualità, e celebra riti religiosi anche per coppie omosessuali.</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">Tra le fonti buddiste gay-friendly c'è il già citato "Brahmajalasutra = Sutra della Rete di Brahma", che contiene</span></span></span><span class="apple-converted-space"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"> </span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><a href="http://www.purifymind.com/BrahmaNetSutra.htm" title="blocked::http://www.purifymind.com/BrahmaNetSutra.htm"><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://www.purifymind.com/BrahmaNetSutra.htm"><span title="blocked::http://www.purifymind.com/BrahmaNetSutra.htm"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">58 precetti moral</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">i</span></span></a></span></span></span><span class="apple-converted-space"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"> </span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">a cui deve attenersi il "<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Bodhisattva" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Bodhisattva"><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Bodhisattva"><span title="blocked::http://it.wikipedia.org/wiki/Bodhisattva"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">Bodhisattv</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">a</span></span></a></span>", cioè la persona che vuole non solo raggiungere la propria illuminazione, ma anche aiutare tutti gli "<a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Sentient_beings" title="blocked::http://en.wikipedia.org/wiki/Sentient_beings"><span style="color: #2198a6;" title="blocked::http://en.wikipedia.org/wiki/Sentient_beings"><span title="blocked::http://en.wikipedia.org/wiki/Sentient_beings"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">esseri senzient</span></span></span><span style="color: #2198a6;"><span style="color: #2198a6; text-decoration: none;">i</span></span></a></span></span><span style="color: #666666;">" a raggiungerla; 10 sono i precetti maggiori, 48 i minori.</span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span></span></span><br /><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">Il 40° precetto minore dice che non bisogna essere parziali o selettivi nel conferire i precetti, e per chiarire le cose, precisa </span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: navy;"><span style="color: navy;">che </span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">chiunque può riceverli: re, principi, funzionari, monaci, monache, laici, libertini, prostitute, asessuati, bisessuali, eunuchi, schiavi ...</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /><span class="apple-style-span">Inoltre, il 3° precetto maggiore vieta la "condotta sessuale irresponsabile", ma con essa si intendono le molestie, lo stupro, e la mancanza di rispetto in genere - l'omosessualità non è considerata "condotta irresponsabile".</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;">Per giunta, come già accennato, il Sutra del Loto afferma che ogni persona, "indipendentemente dalle condizioni personali e sociali" (per citare la Costituzione Italiana), ha in sé le qualità di un Budda, e perciò merita il massimo rispetto. Ai sensi di questo Sutra, le discriminazioni sono quindi vietate.</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><br /><span class="apple-style-span">Penso di riassumere il tutto dicendo che il buddismo è meno eterosessista ed omofobo di altre religioni perché, non postulando un creatore del mondo, è meno esposto al cadere nella "fallacia naturalistica", che fa credere che, poiché peni e vagine si sono "coevoluti" per procreare insieme, tale coevoluzione ne detti l'unico uso lecito.</span><br /><br /><span class="apple-style-span">Purtroppo, quello che esce dalla porta può rientrare dalla finestra: non esiste un dio creatore nel buddismo, ma la sua dottrina (dharma) vuole presentarsi con l'oggettività di una legge naturale e cosmica - e</span><span class="apple-converted-space"> </span><span class="apple-style-span"><b><span style="font-weight: bold;">può</span></b></span><span class="apple-converted-space"> </span><span class="apple-style-span">giustificare argomentazioni come quella del Dalai Lama.</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666;"><o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 1.4;"><span style="color: #666666;"><span style="color: #666666; font-family: Verdana, sans-serif;"><br /><span class="apple-style-span">Raffaele/Leporello</span></span></span><span style="color: #666666; font-family: Arial; font-size: x-small;"><span style="color: #666666; font-family: Arial; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></span></div></div></div></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span></div></div>S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0